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Un piano di rientro del debito maturato dal Comune di Vicchio verso l’Unione dei Comuni del Mugello è stato finalmente definito, ma l’intesa non è priva di tensioni politiche e istituzionali. Secondo quanto precisato dal sindaco di Firenzuola, Giampaolo Buti, negli ultimi dieci anni il Comune di Vicchio ha accumulato un debito superiore ai due milioni di euro nei confronti dell’Unione, in gran parte legato alla gestione della Polizia Municipale associata e, per la restante quota, ad altre funzioni condivise.
Il piano di rientro e le critiche al contributo straordinario
Il Comune di Vicchio ha predisposto un piano di rientro quindicennale, come più volte richiesto in passato. Tuttavia, la decisione dell’Unione di erogare anche un contributo straordinario a fondo perduto di 240.000 euro a favore di Vicchio ha suscitato dure critiche.
«Con quale logica si premia un Comune che per anni non ha versato quanto dovuto? – ha dichiarato Buti –. Questa scelta costituisce un precedente mai accaduto nell’Unione dei Comuni del Mugello e rappresenta un atto contrario al principio di responsabilità amministrativa».
Il sindaco di Firenzuola ha inoltre sottolineato che parte del debito risulta fuori bilancio, in quanto Vicchio non avrebbe registrato nei propri conti quote dovute per le gestioni associate, nonostante fossero previste annualmente nei piani finanziari dell’Unione.
L’intervento della capogruppo Ridolfi
Sulla vicenda è intervenuta anche la capogruppo Raffaella Ridolfi, che ha parlato di una grave mancanza di trasparenza:
«Sia l’Unione dei Comuni del Mugello sia il Comune di Vicchio hanno eluso le norme sui bilanci e sul controllo degli organi consiliari. Gli amministratori sembrano dimenticare che i soldi gestiti provengono direttamente dalle tasche dei cittadini e devono essere utilizzati con efficacia, efficienza, imparzialità e trasparenza».
Il nodo della solidarietà tra enti
La decisione di destinare 240.000 euro dalle casse dell’Unione al Comune di Vicchio è considerata da Buti un atto di solidarietà mal interpretata, che finisce per gravare su tutti i cittadini degli altri comuni del Mugello, compresi quelli di Firenzuola.
La questione, oltre a rappresentare un problema finanziario, solleva interrogativi sul rispetto delle regole amministrative e sulla responsabilità politica di chi, nel corso degli anni, non ha garantito una gestione corretta e trasparente delle risorse pubbliche.


