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Da Borgo al sud america, e ritorno. I 99 anni per Aldo Affortunati

Formatosi una famiglia, Aldo non ha mai dimenticato il suo paese (nacque nel 1926 al civico 14 di Via Francesco Pecori Giraldi), e ogni...

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Aldo Affortunati salutato dagli amici borghigiani Aldo Affortunati salutato dagli amici borghigiani © Aldo Giovannini
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Aveva solamente 24 anni, l’amico Aldo Affortunati, quando nel 1950, sulla scia di altri amici (vedi Rinaldelli, Torriniquesta famiglia, Bruno, la moglie e il figlio, morirono durante il disastroso terremoto di Barquisimedo in Venezuela nel 1954Barletti, Banchi, lo stesso Luigi Aiazzi, per tanti titolare dello Calzaturificio San Lorenzo Samoa, l’Innocenti, “faccendine”, etc., etc.), partirono – dicevamo – per andare a lavorare in alcuni paesi del Sud America, fra questi Argentina, Venezuela, Brasile.

Il caro amico Aldo Affortunati (il babbo Santi era autista della CAP e la mamma Rina era della famiglia Cavaciocchi di Battiloro), in un grande Paese in via di sviluppo che poteva dare tante possibilità, ebbe l’idea di costruire elementi metallici di grande precisione per le ante delle autovetture, dato che grandi aziende (Fiat, Ford, Volkswagen, Citroën, etc., etc.) aprirono il mercato in Brasile.

Prima un laboratorio, poi una fabbrichetta ed infine una grande azienda che ha dato lavoro per tanti anni a circa 250 operai, ed è ancora in essere condotta da una grande multinazionale.

Formatosi una famiglia, Aldo non ha mai dimenticato il suo paese (nacque nel 1926 al civico 14 di Via Francesco Pecori Giraldi), e ogni tanto eccolo a tornare sulle strade della sua gioventù, a trovare la nipote, che ha deciso di vivere in Italia, a Borgo San Lorenzo, proprio nella casa dei suoi bisnonni, e naturalmente i tanti cugini Cavaciocchi.

È sulla soglia dei 99 anni (li compie il prossimo 12 giugno 2025), ma ancora in gamba, lucidissimo, specialmente nel ricordo dei suoi vecchi amici borghigiani.

Gli hanno fatto una bella festa nel giardinetto della sua vecchia ed è in partenza, felice, per il Brasile.
Ci ha confidato un suo desiderio: quando sarà il momento, forse, si ricongiungerà con i suoi cari: babbo, mamma, la sorella Adriana, scomparsa poco tempo fa, che riposano al cimitero della Misericordia.

Nonostante 65 anni di lontananza, troppo forte è il richiamo della sua terra natia.

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