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Perché posso andare a correre, ma non al cimitero a trovare mio padre? 20enne di Vicchio commuove il Mugello

La lettera

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Perché posso andare a correre, ma non al cimitero a trovare mio padre? 20enne di Vicchio commuove il Mugello Perché posso andare a correre, ma non al cimitero a trovare mio padre? 20enne di Vicchio commuove il Mugello
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Di seguito la toccante lettera che arriva in redazione da parte di una giovane ragazza di Vicchio che poco più di un anno fa ha perso il padre e che da oltre un mese (causa chiusura per Covid) non può recarsi a fargli visita al cimitero. Finora, ci scrive, ha diligentemente rispettato le regole, ma adesso che il nuovo Decreto ha permesso alcune aperture (come per l'attività fisica all'aperto) non può non sottolineare quanto le sembri ingiusta la chiusura totale dei cimiteri (tanto più che in altre località della Toscana l'accesso, seppure una persona alla volta e in sicurezza, è concesso clicca qui per il caso, non il solo, di Sorano, in provincia di Grosseto). Ma ecco la toccante lettera di Chiara:

Ciao mi chiamo Chiara Romagnoli, ho 21 anni e vengo da Vicchio. Sono una studentessa universitaria e come tutti sto vivendo questo periodo storico e delicato per la nostra società. Scrivo a voi per far arrivare questo messaggio alla cittadinanza, per vedere se voi come redazione e l’aiuto dei lettori, riusciamo a sbloccare questa situazione. A febbraio 2019 ho perso mio padre, e dall’ora di trova nel cimitero di Vicchio, quella che adesso per me è la sua nuova casa. Ero solita, almeno una volta a settimana, recarmi da lui per un piccolo saluto, per portargli dei fiori, così da riaverlo, nel piccolo, di nuovo un po’ più vicino. Eccoci al nodo della matassa, dal 16 marzo 2020 il comune di Vicchio ha deciso di chiudere il Cimitero, non permettendo l’ingresso perché considerato luogo di aggregamento.

Fino ad oggi ho rispettato le norme, e da buona cittadina ho aspettato che potessi avere di nuovo i permessi di tornare da mio padre. Ieri sera il premier Conte, con il nuovo DCPM, a concesso che si potessero celebrare i funerali con un massimo di 15 persone provvisti di sistemi di sicurezza (mascherine). Con questa nuova regola, ho pensato che i cimiteri fossero riaperti (ovviamente con tutte le norme del caso), invece il mio comune mi risponde di no. I cimiteri non sono aperti, allora io mi domando: perché in altre parte della Toscana sono aperti e nel mio comune no? Su quali basi? Perché viene definito luogo di aggregazione quando nella normalità non è mai stato così? E anche se fosse perché non può essere regolamentato l’ingresso? Posso andare al parco a farmi una passeggiata, posso andare a correre e camminare anche in coppia rispettando le distanze e indossando la mascherina, posso andare a trovare i nonni/congiunti magari anche anziani e a rischio, ma non posso dopo più di 40 giorni (e chissà quanti ancora) andare a mettere un fiore e fare un saluto a mio padre, in un luogo all’aperto e con tutte le sicurezze? Ho 20 anni e vivo questa come una cattiveria, come un giocare con il dolore di un persona. Mio padre è morto e non me lo renderà nessuno indietro ma adesso mi è stato tolto la possibilità di piangere la sua morte.

Grazie se potete dare voce al mio lamento di dolore.


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Commenti 5
  • Fabrizio Scheggi

    Hai perfettamente ragione, regole pazzesche e stupide, da incompetenti quelle che permettono di entrare in 20 in un supermercato e non a un solo individuo (con le dovute sicurezze) in un negozio al dettaglio, che permettono di comprare un gioiello ma non di andare a messa sia pur distanziati, di andare a trovare il lontano cugino (che potrebbe anche contagiarmi) e non da solo al cimitero a mettere un fiore su una tomba

    rispondi a Fabrizio Scheggi
    mar 28 aprile 2020 08:52
  • Alessandra

    Sottoscrivo a pieno ciò che ha espresso la giovane Chiara in questa sua lettera.I cimiteri sono un luogo di consolazione e pianto silenzioso e solitario...... Probabilmente chi ha pensato di chiuderli si reca al cimitero solo per accomodarsi la coscienza senza nessun sentimento nel cuore....

    rispondi a Alessandra
    lun 27 aprile 2020 07:48
  • franca.pecorini

    Un abbraccio, ti siamo vicino hai pienamente ragione.

    rispondi a franca.pecorini
    lun 27 aprile 2020 05:52
  • Alessandro G

    Mi unisco alle sagge e toccanti parole di Chiara. Come dice giustamente, e come chiunque ben sa, al Cimitero non si fanno "aggregamenti" né ritrovi di gruppo, in quanto ognuno va a pregare sulle tombe dei propri cari, ognuno sulle sue , e quella in terra sono addirittura già distanziate di suo, anche qui siamo davanti a uno dei tanti divieti illegittimi per mancanza di connessione oggettiva tra cosa é vietato ( portare un fiore e dire una preghiera in intima solitudine su una tomba) e il bene sociale che si vuole tutelare (la salute evitando contagi). Tali assurdità fanno crollare la fiducia nei provvedimenti che dobbiamo subire e sono un offesa all'intelligenza. Dal tabaccaio e all'edicola anche tutti i giorni, anche in venti tutti in fila, al Cimitero No, nessuno mai nemmeno in sicurezza

    rispondi a Alessandro G
    lun 27 aprile 2020 05:00
  • Lazzerini Angela

    Bravissima Chiara,io la penso proprio come te.....manca tanto anche a me non poter andare dalla mia mamma...... grazie per aver scritto questa lettera

    rispondi a Lazzerini Angela
    lun 27 aprile 2020 04:54