Il giovane ciclista rufinese Alessandro Iacchi © Vini Zabù - KTM
E' un classe 1999 il futuro del ciclismo nella Valdisieve. Alessandro Iacchi, ha 20 anni, vive a Rufina in provincia di Firenze e come sogno nel cassetto la partecipazione al "Giro d'Italia". Un sogno che a breve, forse, con costanza, tenacia e anche un pizzico di fortuna si potrebbe realizzare.
Iacchi infatti fa parte di una delle 10/12 squadre con ciclisti provenienti da tutto il mondo che parteciperanno alle gare che si svolgeranno, in prospettiva del Giro d'Italia 2020, in Spagna, Malesia e Turchia a partire da giovedì 30 gennaio. Il giovane rufinese ha appena terminato la preparazione delle gare e gli occhi pieni di speranza : "Mi sono allenato molto - spiega Alessandro ad Ok!Mugello - ma le capacità non sono l'unica cosa che contano per essere scelti, avranno accesso al Giro solo otto atleti per squadra e avverranno sulla base di molti fattori compresi i risultati ottenuti nelle gare effettuate durante tutto l'anno. La speranza c'è sempre (ride, ndr)".
Per Alessandro il ciclismo è il suo lavoro per il quale dedica molte ore della sua giornata al fine di inseguire un sogno a cui molti amanti delle due ruote ambiscono. "Ho un contratto biennale - continua il giovane atleta - con la Vini Zabù - KTM di San Baronto in provincia di Pistoia, è un lavoro perchè ogni allenamento richiede quotidianamente circa 4/5/6 ore della mia giornata e molti sacrifici. Richiede molta costanza perché essendo la mia squadra lontana mi devono organizzare autonomamente e per questo devo anche rendere grazie al mio preparatore atletico che vive a Lucca."
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Alla domanda sulle sue ispirazioni atletiche Alessandro volge un primo sguardo proprio alla sua famiglia che tuttora lo sostiene in ogni sua scelta, "Ho iniziato quando avevo 6 anni - dice - e sono stato senza dubbio plagiato (ride, ndr) dalla mia famiglia, tutti in casa facevano ciclismo: nonno, babbo, zio e sono stati proprio loro la mia prima fonte di ispirazione. Invece per quanto riguarda idoli storici di ciclismo non è avuti uno in particolare ma devo dire che ultimamente ammetto che mi sto molto avvicinando alla figura di Visconti, oltre ad essere il mio caposquadra senza piacerie varie credo sia un grande atleta che tuttavia è una persona estremamente umile e sempre disposto a dedicarti una parola giusta al momento giusto".
Iacchi è stato ricevuto dal Sindaco di Rufina Vito Maida venerdì scorso (24 gennaio 2020) che lo ha voluto salutare personalmente in vista della partenza per la prima gara in Spagna ed augurargli un in bocca al lupo: "E' stato un incontro molto emozionante - conclude Alessandro - il Sindaco mi ha chiesto di portare alto il nome della Rufina e mi ha regalato lo stemma della Rufina. Spero di riuscirci!"


