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I tre figli allontanati dal Tribunale, gli incontri protetti... Una storia di dolore mugellana

L'altro giorno uno degli incontri stava per saltare a causa della indisponibilità di un operatore. Si è potuto tenere solo grazie a una delle assistenti sociali di Borgo San Lorenzo

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Ieri mattina (venerdì 25 marzo) abbiamo ricevuto in redazione una lettera carica di dolore. La storia di una madre mugellana che, per vari problemi che non sta a noi giudicare, vede i figli (come disposto dal tribunale) in incontri protetti. In particolare la storia (raccontata dalla sorella di lei, zia dei bambini, che vive all'estero) di come uno di questi incontri abbia rischiato di saltare. E di come si sia potuto tenere (era il compleanno della nonna dei bambini, una occasione importante) solo grazie alla disponibilità di una delle assistenti sociali di Borgo San Lorenzo, che dalla famiglia viene ringraziata.

Ci scrive Giovanna, la zia dei bambini: "Mi chiamo Giovanna, e sono una Zia. I miei 3 Nipoti sono in affidamento in 3 famiglie separate". Poi ci racconta che lei vive in Inghilterra e che cerca di vedere i nipoti ogni volta che torna in Italia. E ancora "Il tribunale ha disposto (quindi secondo la legge) che mia mamma, la nonna, veda i suoi nipoti una volta ogni 2 settimane. Mia sorella, la mamma, 1 volta a settimana. Io una volta ogni 4 settimane. Vivendo all’estero io vedo i miei nipoti di persona ogni qualvolta che vengo in Italia, dove mi trovo adesso per una breve vacanza dal mio lavoro".

Poi il racconto di quanto accaduto l'altro giorno: "Ieri era il compleanno di mia mamma, ho fatto una torta grande, anche perché oggi avrei visto i miei nipotini che non vedo e non sento da ottobre, gli avrei portato una fetta. Avremmo festeggiato anche con loro il compleanno della Nonna. Mia sorella questa mattina è andata dalla parrucchiera a farsi bella per i suoi bambini. Ha come tutte le settimane organizzato il suo giorno libero esclusivamente per vedere loro".

Poi l'inconveniente: "Alle ore 15 saremmo uscite di casa e saremmo andate da loro. Invece alle 14 chiama l’assistente sociale che ci dice che l’educatrice che doveva presiedere l’incontro (funzionano così queste cose) ha avuto un imprevisto e per questo salta l’incontro. Non hanno sostituti". 

Noi di OKMugello ieri, dopo aver ricevuto la lettera, abbiamo parlato direttamente con la madre dei bambini, che ci ha spiegato a grandi linee come e quando (sei anni fa) il trobunale ha disposto l'allontanamento dei suoi bambini. Non possiamo, naturalmente, entrare nel merito di queste scelte. Ma, nell'ottica appunto di una storia di sofferenza possiamo rilanciare parte della riflessione di sua sorella che ci scrive: "La magistratura in Italia è lenta, ma il tempo scorre senza tornare, i bambini crescono e noi famiglia ci stiamo perdendo la loro infanzia".

E ancora una amara riflessione della zia: "Mi domando perché non posso dare amore ai miei nipoti adesso invece di aspettare a dovergli raccontare un giorno quanto li ho amati in passato ma che non potevo dimostrarglielo nel quotidiano?"

L'incontro, infine, si è svolto. Come ci racconta la madre dei bambini: L'incontro poi si è fatto,è voluta venire l'assistente sociale stessa,a lei il mio grande grazie,in 6 anni nessuna delle colleghe che l'hanno preceduta l'aveva fatto e si che d'incontri per una cosa o per l'altra ne ho persi. Per un tempo ridotto ma l'incontro si è svolto.

 

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