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'Ecco perché mio figlio non farà lo screening a scuola'. Una lettera che farà discutere

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Covid a scuola Covid a scuola © N.c.
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Questa mattina (giovedì 21 gennaio) è giunta in redazione la lettera di una madre il cui figlio frequenta la scuola primaria di Borgo San Lorenzo. La pubblichiamo, dopo averla verificata, in versione integrale: 

In questi giorni è arrivato a casa, tramite i bambini, il foglio di adesione allo screening scolastico su base volontaria. Mio figlio, come altri bambini, non parteciperà. Vorrei spiegare perché: se il bambino presenta dei sintomi chiaramente noi genitori lo teniamo a casa, e prendiamo tutte le precauzioni possibili. Ma non credo sia il caso ora, a scuola ormai iniziata dopo le vacanze, di mettersi a cercare gli asintomatici e, nel caso si trovino, mettere in crisi le famiglie.

Una cosa del genere doveva essere fatta casomai appena rientrati dalle vacanze natalizie. Sarebbe stata una buona occasione per fare il punto dopo un periodo nel quale molti possono aver violato le regole o commesso delle imprudenze.

Non ora. Nella nostra classe sono ancora pochi quelli che si sono prenotati. Ma, se ci saranno dei positivi, scatteranno le quarantene e molte famiglie saranno messe in difficoltà. Lo dico da persona che è sempre stata ligia alle regole. A scuola molti bambini hanno raccontato di aver fatto pranzi e incontrato parenti per Natale. Noi siamo sempre stati in casa da soli, come era stato detto. Ma se ora ci saranno dei positivi ci rimetteremo anche noi...
Lettera firmata

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Commenti 8
  • Mugelli Giampiero

    Per fare un vaccino ci vogliono da un minimo di due a quattro anni di test prima di iniettarlo alle persone di qualunque età. Questi vaccini nati e cresciuti in meno di un anno o sono acqua naturale, oppure potrebbero avere effetti collaterali gravi tra qualche anno. Io sono anziano ma non lo farei neppure con una pistola puntata alla testa. Personalmente nella mia vita ho sempre pensato male per trovarmi bene; specialmente dove circolano soldi e mai come nel 2020-2021 nella OMS non sono mai entrati tanti soldi come adesso

    rispondi a Mugelli Giampiero
    lun 25 gennaio 2021 01:50
  • Leonardo

    Leggendo questa ed altre dichiarazioni sui metodi di prevenzione contagio e sui vaccini mi viene da piangere. Perché penso a quando eravamo noi i Bambini e ai nostri genitori (parlo degli anni '70...) Ai nostri genitori, nonostante fossero meno acculturati della media dei genitori di adesso, non sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello di fare dei ragionamenti come quelli scritti da questo genitore. Non si sarebbero mai sognati di non sottoporci agli screening o ai vaccini (infatti siamo stati tutti vaccinati, senza se e senza ma, contro vaiolo, poliomielite ed altro). Perché i nostri genitori erano più "ignoranti", ma avevano visto gli effetti di quelle malattie e ci avrebbero protetti ad ogni costo. Forse oggi, ci sono troppi genitori acculturati...

    rispondi a Leonardo
    dom 24 gennaio 2021 11:56
  • AbbiDubbi

    Visto che i tamponi danno un altissimo numero di falsi positivi (così dichiarano le specifiche tecniche di chi li produce e vende) è sensato che su chi è sano e non presenta sintomi si possa ritenere controproducente andare a cercare qualcosa che non c'è, trattandosi di bambini sani, se poi nella propria percezione si ritiene che tutti si sia macchiati da una sorta di "peccato originale" e si viva con la presunzione di colpevolezza (contagiosità) ovvero che TUTTI siano INFETTI FINO A PROVA CONTRARIA (L'UNTORE ASINTOMATICO) allora si esula dal ragionamento e dalla scienza e si entra nel campo delle credenze e della fede. In effetti questo nuovo accanimento su scuole e bambini non sembra avere una logica valida, come se si cercassero i numeri per tornare in zona rossa...

    rispondi a AbbiDubbi
    ven 22 gennaio 2021 09:19
  • Alessandro Lampeggi

    Non capisco a quali dati lei faccia riferimento in merito alla falsa positività dei campioni. Le dico solo che a Firenze su 12000 studenti testati solo 7 sono risultati positivi. Anche se fossero tutti sbagliati, mi pare un margine di errore più che accettabile. Anche perché la positività al tampone antigenico deve essere confermata dal tampone molecolare oro faringeo, notoriamente molto ma molto più preciso. Sul perché poi si faccia alle persone sane mi pare del tutto evidente. Perché sono proprio gli asintomatici che trasmettono di più il virus e contagiando gli altri edin particolare le persone più anziane, come magari i nonni di questi bambini. Non volontà di perseguire qualcuno quanto invece necessità di proteggere tutti per evitare proprio quella zona rossa che Lei paventa.

    rispondi a Alessandro Lampeggi
    ven 22 gennaio 2021 12:49
  • AbbiDubbi

    Intanto la invito a leggersi la più recente direttiva in materia di tamponi rilasciata dall'OMS "WHO Information Notice for IVD Users 2020/05" per quanto riguarda invece l'affidabilità dei tamponi PCR esiste una vastissima letteratura che boccia questo strumento se usato per fare DIAGNOSI in quanto nasce con scopi di ricerca diversi, infatti la positività al PCR non indica uno stato di malattia ma solo un dato di laboratorio che deve essere valutato e interpretato da un medico con il supporto di altri esami clinici e di laboratorio, inoltre le percentuali di affidabilità sono dichiarate dagli stessi produttori e sono scandalosamente basse. Sulla contagiosità degli asintomatici esistono studi, anche italiani, (istituto San MAtteo di Pavia ) che la riducono a percentuali del 2-3%

    rispondi a AbbiDubbi
    mer 27 gennaio 2021 11:28
  • Valter C.

    Mi sembra senza senso. Mi sfugge.

    rispondi a Valter C.
    gio 21 gennaio 2021 09:02
  • Elisa Gigli

    Credo che ognuno sia libero di fare ciò che vuole ma questa era davvero una bella iniziativa da parte del comune e sarebbe stata utile la partecipazione di più bambini possibili. Da mamma ho sempre pensato in primo luogo alla salute dei mie figli perciò se è possibile tenerli lontani da questo maledetto virus ben venga la dad e la quarantena. Inoltre circoscrivere il virus vuole dire isolare i singoli casi, permettendo la continuazione della scuola in sicurezza. Aggiungo che dobbiamo pensare anche che in certe famiglie possono esserci dei soggetti più deboli da proteggere . È evidente però che per tantissima gente questo non conta. Conta molto di più parcheggiare i figli a scuola ogni giorno. È più facile.

    rispondi a Elisa Gigli
    gio 21 gennaio 2021 08:58
  • Alessandro Lampeggi

    Francamente capisco poco le motivazioni della signora. Se è stata alle regole, come giustamente rivendica, non vedo il problema. Se la paura invece è che suo figlio possa risultare positivo per colpa di altri ha tutta la mia solidarietà, ma ciò non vuol dire che non si debba fare il test che mette in sicurezza il bimbo e chi lo circonda. Con qualunque risultato. Non sono borghigiano ma apprezzo molto l'iniziativa del sindaco Omoboni. Si poteva fare meglio? Si poteva fare prima? Certamente! Tutto è perfettibile e migliorabile, ma ricordiamoci delle parole di un grande filosofo illuminista: "quasi sempre il meglio è nemico del bene".

    rispondi a Alessandro Lampeggi
    gio 21 gennaio 2021 05:19