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13 minuti in attesa al Numero Unico Emergenza 112. La denuncia di Paolo Superbi

Il portavoce di Fratelli d'Italia di Vaglia protagonista di questa disavventura ora lancia l'allarme sui rischi

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112 112 © Nue
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La lettera che arriva in redazione dal portavoce di Fratelli d'Italia di Vaglia: 

 Salve, mi preme Informare i lettori e le lettrici di un grave episodio accadutomi la scorsa settimana.  Mentre stavo rincasando a bordo della mia vettura, ho rilevato che nel tratto stradale di via Bolognese posto nelle immediate vicinanze dell’abitato di Vaglia erano presenti sulla carreggiata delle pietre, molto probabilmente cadute dalla sovrastante parete rocciosa.

Considerato che la zona, già in passato, è stata interessata da fenomeni significativi di smottamento con pericolo per la incolumità pubblica e successivi lavori, ho ritenuto necessario avvertire la Pubblica Autorità di Sicurezza al fine di segnalare il pericolo.
Ho composto il numero 112 ma purtroppo dopo oltre 13 minuti di chiamata senza risposta mi sono arreso all’evidenza di non avere potuto parlare con un operatore per segnalare il fatto; durante tale periodo è stato sempre attivo un messaggio vocale registrato.

Dopo circa 20 minuti ho ricomposto nuovamente tale numero e finalmente, dopo avere fatto presente il fatto precedente, ho potuto parlare con la Compagnia dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo che si è fatta carico del problema evidenziato. Si tratta di un disservizio evidente in termini di pronta risposta da parte di un numero dedicato alle emergenze, numero che oltretutto deve fare da filtro ed interfaccia con i vari enti ad esso collegati; mi domando cosa sarebbe successo se sulla carreggiata, invece di pietre costituenti pericolo per la circolazione, fosse stata presente una persona in stato di incoscienza, un sinistro grave, un incendio od altro.

Del fatto ho già informato la Procura della Repubblica, la Prefettura, la Questura ed il Sindaco di Vaglia per le valutazioni ed i provvedimenti del caso. Mi stupisco di come, a fronte di un servizio di emergenza attivato da pochi giorni, pubblicizzato e costato in termini di risorse umane e denaro pubblico, si possa essere verificato un fatto di tale gravità. Una cosa del genere non mi era mai capitata prima, quando il 112 era gestito dall’Arma dei Carabinieri; sicuramente il 112 era una garanzia, così come, in questo periodo pieno di confusione ed incertezze, lo è l’ Arma dei Carabinieri che rappresenta una delle poche sicurezze Italiane.

A livello europeo l’Italia si trova in ritardo rispetto alla piena attivazione del NUE 112, ma mi sembra che la partenza non sia delle migliori. Spero che il neoeletto Presidente della Regione, Eugenio Giani, voglia interessarsi del problema per evitare che fatti del genere si ripetano a danno della collettività.
Paolo Superbi
Portavoce Fratelli d'Italia Vaglia

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