OK!Mugello

Vivilosport. Una storia mugellana, ecco come nacque la manifestazione e le foto d'epoca

  • 1
  • 277
Vivilosport. Una storia mugellana, ecco come nacque la manifestazione e le foto d'epoca Vivilosport. Una storia mugellana, ecco come nacque la manifestazione e le foto d'epoca © n.c.
Font +:
Stampa Commenta

Oggi raccontiamo un po’ di "storia locale": la fondazione di " Vivilosport ", festa mugellana radicata e consolidata nel nostro territorio da ormai 23 anni. La prima edizione di questo evento si ebbe nei primi giorni di giugno del 1994, sotto la primaria iniziativa di Marco Santini, che, coinvolgendo Gianluigi Indiani, Massimo Gennari, fu il pioniere di Vivilosport (soprattutto per quanto riguarda la parte organizzativa). "L'idea", ci ha raccontato Marco, "mi sorse in seguito alla scoperta di una fiera della caccia e della pesca che si svolgeva sul lago di Bracciano. Mi domandai: perché non organizzare qualcosa di simile anche nel nostro Mugello, raccogliendo tutti gli sport all'aria aperta e coinvolgendo le realtà locali come le associazioni sportive e gli imprenditori di tale settore? Così ne parlai al mio caro amico Gianluigi, titolare della palestra Gymnasium, e lo presentammo a Massimo Gennari (che all'epoca era assessore allo sport del Comune di Borgo e che ci diede un grandissimo aiuto), ed iniziammo coi preparativi." Intervistando Marco e Gianluigi, ci siamo fatti raccontare alcuni aneddoti riguardanti i primi 2 anni della festa (dopo i quali, a causa del grande impegno richiesto, i due dovettero abbandonare l'organizzazione di Vivilosport, partecipandovi solo attraverso la palestra Gymnasium). Fedelmente all'idea che è stata alla base della creazione della festa, ossia far conoscere alle persone sport ed attività ludiche che (almeno in quegli anni) erano ancora generalmente sconosciuti, i primi anni videro l'eseguirsi di dimostrazioni di baseball, boxe, arti marziali, kick boxing, simulazioni di softair e persino di bungee jumping: a tal proposito, Marco ci ha raccontato l'episodio di un lancio (che avvenne da 50 metri di altezza) in cui una signora perse una scarpa, che cadde pesantemente sul materasso di sicurezza: divertente (col senno di poi) fu la reazione del pubblico che, incantato a mirare in alto, al rumore della scarpa caduta, urlò di paura, credendo che si fosse staccata una parte del corpo! Ma l'attenzione della festa non fu solo dedicata allo Sport, ma anche ad attività ricreative del tempo libero: ci fu, ad esempio, l'allestimento di una grande pista della Polistil per la prova guida di auto elettriche; ancora, fu offerta la possibilità di salire su un elicottero che conduceva fino alla Colla o di provare il van Venturier, un simulatore gigantesco che consentiva di vivere virtualmente il brivido delle accelerazioni di formula uno o di un aereo acrobatico. L'esposizione coinvolse attivamente anche i commercianti locali, i quali organizzarono vetrine tematiche di carattere sportivo. La prima edizione, in particolar modo, fu un successo, con la presenza di ben 68 espositori -tutti del settore sportivo- e una grande attenzione mediatica attorno all'evento, sia a livello nazionale (persino la Rai ne parlò), sia, ovviamente, a livello locale. Il risultato fu un afflusso di oltre 20.000 visitatori in tre giorni, lasciando sbalorditi gli organizzatori, per i quali tale evento rappresentava un vero e proprio azzardo, un salto nel buio. "ViviloSport", ci ha confessato infine Marco, "mi ha insegnato che quando crei un evento, lo devi sognare e pensare non come persona singola, ma ascoltando i suggerimenti di chi vive una passione e la vuole esternare: è questo amore verso gli altri che ha fornito lo spunto chiave per la riuscita dell'evento." "Ad oggi ho il sogno di realizzare nel Mugello un centro espositivo dove ospitare eventi di carattere nazionale: ci sono tanti immobili che potrebbero essere adibiti a ciò e un tale progetto arrecherebbe vantaggi a tutti, soprattutto attraverso la valorizzazione del territorio."

 

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1