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Vicchio 25 aprile - Una targa per le vittime dell'eccidio di Padulivo

Scoperta in piazza Giotto nel giorno del 25 aprile, alla presenza di istituzioni, ANPI e familiari...

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Un momento della cerimonia Un momento della cerimonia © Comune di Vicchio
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Nel cuore della Festa della Liberazione, Vicchio ha inaugurato una targa commemorativa sulla facciata del palazzo comunale in piazza Giotto. Il nuovo cippo ricorda i cinque Martiri di Campo di Marte, fucilati dai fascisti il 22 marzo 1944, e le vittime dell’Eccidio di Padulivo del 10-11 luglio 1944. L’iniziativa rientra nel programma per l’80° anniversario della Liberazione, promosso dal Comune con il sostegno della sezione locale dell’ANPI e dei parenti delle vittime.

La cerimonia si è aperta alle 10.30 con l’arrivo delle autorità civili e militari, dei gonfaloni municipali e delle delegazioni partigiane. Tre studenti dell’Istituto comprensivo – Sophie, Lia e Tomas Ilic – hanno letto brevi riflessioni sui cinque giovani trucidati in piazza a Firenze nel ’44, strappando un applauso commosso ai presenti. Subito dopo, il sindaco Francesco Tagliaferri e il presidente dell’ANPI di Vicchio hanno svelato la lapide, seguiti dalla deposizione di una corona d’alloro e di un fiore “per tutte le vittime della barbarie nazifascista”.

«Custodire la memoria è un dovere civico – ha dichiarato Tagliaferri –. Con questo gesto consegniamo alle nuove generazioni un monito di pace, giustizia e libertà, gli stessi valori sanciti dalla Costituzione nata dalla Resistenza».

La lastra, in pietra serena, reca l’iscrizione: “Comune di Vicchio – Medaglia d’argento al merito civile. Nell’ottantesimo della Liberazione dell’Italia il Popolo di Vicchio ricorda la fucilazione dei Martiri di Campo di Marte, l’Eccidio di Padulivo e tutte le vittime della ferocia nazifascista, per trasmettere la memoria del loro sacrificio e riaffermare i valori di pace, giustizia e libertà sanciti dalla nostra Costituzione”.

Le celebrazioni odierne erano iniziate alle 9 con un giro commemorativo ai cippi e ai monumenti delle frazioni, per concludersi a mezzogiorno al Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria. «Il nostro compito – ha ricordato il presidente dell’ANPI – è tenere viva la lezione di chi si oppose alla dittatura, affinché simili tragedie non si ripetano».

Con l’apposizione della targa, Vicchio arricchisce il proprio percorso della memoria e rilancia l’impegno a difesa dei principi democratici a ottant’anni dalla fine dell’occupazione nazifascista.

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