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Vado a correre e torno: Un 2020 tutto da correre

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Passate le mega-mangiate delle Feste e i buoni propositi che ne conseguono - mi iscrivo in palestra, vado a correre tutti i giorni fino a ferragosto, mi metto a dieta, chiedo aiuto a Gandalf ecc… - è giunto finalmente il momento di fare sul serio e decidere quali obiettivi ci diamo per il prossimo futuro. Perchè guardate che avere un traguardo a cui puntare è semplicemente fondamentale nella corsa, ma il discorso lo potremmo pure allargare a molti aspetti delle nostre vite. Ovviamente tali obiettivi dovranno essere proporzionali al nostro stato di forma, per cui se non faccio attività fisica dai tempi della morte di Kurt Cobain non potrò chiedere al mio corpo di sostenere una maratona entro la fine dell’anno, si capisce. Come cerco di ripetere sempre in questa rubrica, un passo alla volta. L’obiettivo deve essere una cosa che sappiamo di poter raggiungere, di poter superare: possono essere i nostri primi 10 chilometri, oppure il primo trail o il mitico Passatore.

Personalmente mi spiacerebbe migliorare il mio tempo sulla mezza maratona, 21,096 chilometri, rispetto al mio personale, fatto a Livorno. Parteciperò infatti alla mezza di Scandicci, che si terrà Domenica 16 febbraio, e poi forse Milano; per cui a partire da dicembre ho iniziato allenamenti specifici per migliorarmi su questa distanza. Durante le feste quindi mi sono allenato in maniera costante 4 volte a settimana, partecipando anche a due gare fiorentine - per Santo Stefano e per la Befana - per divertirmi e per sincerarmi del mio stato di forma. Sopratutto la gara di ZAZA di Santo stefano - che parte dal Mercato di San Lorenzo e poi sale inesorabilmente verso Arcetri, passando dal Piazzale Michelangelo, per poi calare in centro attraversando piazza del Duomo - è davvero molto divertente, piena zeppa di gente e ben organizzata. Fateci un pensierino l’anno prossimo.

Poi in primavera, a maggio, appuntamento imperdibile col Trail Mugello a Badia di Moscheta, semplicemente stupendo, 24 chilometri con 1.200 metri di dislivello, completamente immersi nella natura, sul nostro Appennino. Per cui, finita la stagione delle mezze maratone, inizierò ad allenarmi anche nei boschi, per arrivare preparato all’appuntamento. Ve ne parlerò sicuramente più avanti.

Insomma, per futuri sei mesi sono a posto. Poi vedremo, il prossimo inverno magari una maratona, ma ancora non lo so.
E voi, quali obiettivi vi siete dati? Fatemi sapere, che ci tengo.

Vi saluto con questo grande, meraviglioso pezzo, interpretato da Julio Iglesias: La mer, di Charles Trenet, canzone popolare e bellissima francese. Ma interpretazione di Iglesias - che ho potuto ascoltare nella notevole scena finale di un gran bel film di spionaggio, La talpa, tratto da un romanzo di Le Carrè, visto qualche giorno fa - con le trombe che danno la carica e la sua voce, è perfetta per la fine di un allenamento duro, o ancora meglio, per affrontare l’ultimo chilometro di una gara. Provare per credere.


Baci e buone corse
Enrico

PS: domenica mattina tutti alla GP Run, la gara di 10 chilometri (oppure 5 non competitiva) all’interno del nostro autodromo.

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