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Vado a correre e torno: È tempo di trail

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Complice l’ultima sgroppata fatta col mio amico trailista purosangue Simone Gucci - seguiti dalla mia Arya, detta Aryona, cane Pastore della Sila - mentre arrancavamo su un sentiero che da Grezzano porta in vetta al Monte Pratone, a più di mille metri sul livello del mare, ho pensato bene di scrivere, su suo suggerimento, un articolo sul Trail running.

Intanto, cos’è il trail running? Senza entrare troppo nel tecnico, è la corsa in ambiente naturale, sui sentieri, nei boschi, in montagna o nel deserto. E con dislivelli spesso e volentieri raccapriccianti. Chiaramente seppur possa sembrare simile al running, in verità, tolto l’atto di correre, il trail è davvero uno sport diverso, un altro pianeta per certi versi.

Se infatti la corsa su strada è scandita dal “ticchettio” dell’orologio, dal numero di passi e dalla velocità e del ritmo, col trail running il discorso cambia drasticamente: passano in primo piano la tipologia di percorso che vai ad affrontare, il fondo, il dislivello: ti devi adattare, devi adattare la tua corsa al sentiero, alla natura quindi. Questo è il succo del discorso.

Intendiamoci, non è una roba che fai per riposarti. Certo, hai la possibilità di vederti dei panorami mozzafiato, entrare in luoghi di straordinaria bellezza, che sembrano usciti dal libro di Tolkien, e goderti il silenzio. Una figata, ragazzi. Ma si parla sempre di correre, di sudare, di arrancare appunto in salite disumane, dove alle volte è necessario arrampicarti e aggrapparti con le mani per venirne a capo; e poi venir giù in discesa come proiettili, su sentieri single track (dove si passa solo uno alla volta) ripidissimi, talvolta fangosi, o scivolosi e altre volte duri e pieni di radici che sporgono e che riesci a scansare solo all’ultimo secondo. Insomma è dura, devi stare molto concentrato, attento, oltre che ad essere allenato.

Il trail running vuole, esige rispetto. Occorre, oltre a un po' di preparazione atletica, molta consapevolezza e conoscenza di sé e anche del posto dove vai a correre per evitare di perdersi - tipo nei boschi, cosa che a me capiterebbe con una buona probabilità, considerato che a senso dell’orientamento sto messo maluccio e mi faccio prendere dal panico velocemente - a meno che non si vada con persone esperte del luogo e dei sentieri. E poi l’attrezzatura adatta, fondamentale e della quale magari parleremo nella prossima rubrica.

Insomma un mondo a parte, da scoprire e al quale appassionarsi, come già sta accadendo a tanti sportivi in tutto il mondo, dove il trail running sta esplodendo e crescendo in maniera esponenziale.

Pezzo della settimana: “Mr blue Sky” degli Electric Light Orchestra, canzone degli anni ’70 straripante, con un ritmo che da’ una carica che ti esce dalle orecchie. Ed è anche il pezzo di apertura di quel goliardico film Marvel “I guardiani della galassia 2” che se non lo avete ancora visto, ma cosa state aspettando?

Ed è pure la suoneria del mio cellulare, a dirla proprio tutta.

“Il sole sta splendendo nel cielo
Non ci sono nuvole in vista
Ha smesso di piovere, tutti giocano
E lo sai?
È un nuovo bellissimo giorno”

Baci e buone corse, Enrico

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