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Uno scultore sanpierino nel corridoio Vasariano. Esposte le opere di Giorgio Rossi

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Uno scultore sanpierino nel corridoio Vasariano. Esposte le opere di Giorgio Rossi Uno scultore sanpierino nel corridoio Vasariano. Esposte le opere di Giorgio Rossi © n.c.
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Anche se in ritardo per una serie di futili circostanze (ahimè, avevamo perso la notizia, poichè ne arrivano tante e poi tante da perderne il conto”!!), la gentile signora Paola Pagliai, nipote del grande scultore mugellano Giorgio Rossi (era nativo di San Piero a Sieve), ci porta a conoscenza una bella notizia, ma prima di farla conoscere ai tantissimi estimatori dell’arte e dei tanti pittori e scultori del Mugello, vogliamo riportare alla luce un articolo che due anni orsono scrivemmo sul Sito Web OK!Mugello (clicca qui per leggere), dopo una donazione di alcune opere della famiglia di Giorgio Rossi al Municipio di San Piero a Sieve, così il lettore entrerà nel contesto di questo articolo.

Ed ecco la bella notizia della gentile Signora Paola Pagliai: “ Gentili signori, cari amici, qualcuno ricorderà  che circa un anno fa comunicai  l’accettazione da parte della Galleria degli Uffizi di Firenze della nostra richiesta di donazione di una scultura di Giorgio Rossi, un autoritratto in terracotta a figura intera, destinato a essere esposto nel Corridoio Vasariano. 

Ebbene, il momento è arrivato: nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo ordinamento degli autoritratti del Novecento e contemporanei nell’ultimo tratto del Corridoio Vasariano: è qui che ha trovato posto Giorgio Rossi, insieme ad altre 126 opere, in prevalenza dipinti,  di grandi maestri che come lui hanno dato lustro all’ arte del ventesimo secolo.

Allego alcune foto che, anche per la collocazione in una zona  non facilmente fotografabile, non  sono proprio bellissime… Allego anche la foto riportata a pag. 85 della monografia “Giorgio Rossi.

Scultore nel secolo breve” dove invece l’opera si apprezza in tutto il suo vigore espressivo. Sono certa  che condividerete con me questo momento di grande gioia che mi convince sempre più a procedere nell’opera di “ riscoperta”  di questo grande artista –“.

Siamo felici  e con noi siamo certi anche tanti artisti e pittori, che alcune opere di questo grande scultore Giorgio Rossi, abbiano trovato una giusta collocazione in un ambiente di grandissimo prestigio come il corridoio vasariano, dove nel tempo ha trovato posto anche un autoritratto di Galileo Chini, altro grande mugellano.

La storia, ci insegna, che fa come l’olio nell’acqua, torna sempre a galla, a raccontarci ma più che altro a ricordarci quando un artista è ”grande” (vedi l’altro scultore sampierino Antonio Berti), lo è in tutti le latitudini e in qualsiasi stagione, anche se adombrata da eventi ideologici e politici.

L’arte resta arte, altrimenti non si entra nel Corridoio Vasariano. E scusate se è poco.

 

 

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