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Troppo caldo? C'è un trucco per abbassare le temperature e non è il condizionatore

Con l’estate 2025 che si preannuncia tra le più torride, l’Italia si trova ancora una volta a fronteggiare ondate di calore estremo

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Caldo, come combatterlo - okmugello.it Caldo, come combatterlo - okmugello.it © N. c.
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L’allerta rossa è ormai diventata una condizione abituale nei capoluoghi più grandi, sollevando serie preoccupazioni per la salute pubblica, l’ambiente e la qualità della vita. In questo scenario critico, Coldiretti rilancia una proposta tanto semplice quanto trascurata: puntare sulla riforestazione urbana e sulla riqualificazione del verde cittadino.

Secondo le stime, aumentare il verde urbano nelle città italiane potrebbe abbassare le temperature medie fino a 1,5 °C. Un intervento non solo utile per ridurre il disagio termico, ma capace anche di migliorare la qualità dell’aria, mitigare l’inquinamento e offrire spazi di socialità e benessere psicofisico. Nonostante questi benefici evidenti, il verde urbano continua a essere sottovalutato politicamente, poiché non è percepito come una misura capace di “portare voti”.

Eppure, l’urgenza è chiara. Nelle metropoli italiane, il verde pro capite è spesso ben al di sotto della media nazionale di 32,8 m² per abitante. I dati Istat mostrano una carenza particolarmente critica in città come:

  • Palermo: 12,1 m²/abitante

  • Napoli: 13,6 m²/abitante

  • Roma: 17 m²/abitante

  • Milano: 18,9 m²/abitante

  • Bologna: 22,4 m²/abitante

  • Firenze: 26,8 m²/abitante

In questi contesti urbanizzati, la mancanza di alberature trasforma interi quartieri in vere e proprie “isole di calore”, dove l’asfalto e il cemento trattengono il calore, peggiorando le condizioni climatiche e la vivibilità urbana.

Il potere degli alberi: benefici ambientali e sanitari

Le piante non sono solo “belle da vedere”. Una pianta adulta può assorbire fino a 250 grammi di particolato fine (PM10) ogni anno. Un ettaro di vegetazione arriva a sequestrare fino a 20 tonnellate di CO₂ l’anno. Questo si traduce in benefici concreti per la salute pubblica, contribuendo a ridurre le malattie legate all’inquinamento e al caldo estremo.

Le specie più adatte alla riqualificazione urbana includono:

  • Alberi: farnia, leccio, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore, pioppo

  • Arbusti: rosa canina, alloro, ligustro, corniolo, biancospino

Queste piante, oltre a migliorare l’aria, offrono ombra, decelerano lo stress urbano e creano ambienti più vivibili.

Il verde urbano è anche una scelta intelligente dal punto di vista economico. Secondo un’analisi del CNR, ogni euro investito nella natura in città genera un ritorno economico compreso tra 1,30 e 3,07 euro. I vantaggi spaziano dalla riduzione della spesa sanitaria (meno patologie legate a smog e calore), al risparmio energetico (minore uso di condizionatori), fino alla valorizzazione immobiliare e alla creazione di posti di lavoro locali per la piantumazione e la manutenzione.