Un momento dell'incontro © Ufficio Stampa Alia
Firenze, 7 luglio 2025 – La nuova Multiutility Toscana – nata dall’integrazione di Alia e Estra – ha presentato un ambizioso piano industriale quinquennale (2025-2029) con l’obiettivo di accelerare la transizione ecologica e guidare lo sviluppo sostenibile dell’Italia centrale. Al centro del progetto, investimenti per 2,5 miliardi di euro destinati all’ambiente, all’energia e al servizio idrico, con l’intento di offrire una piattaforma integrata di servizi a cittadini, imprese e territori.
Un interlocutore unico per i servizi pubblici locali
Il nuovo piano segna un cambio di paradigma per la Toscana: per la prima volta, i servizi ambientali, energetici e idrici saranno gestiti da un unico soggetto integrato. Un’organizzazione per Business Unit consentirà una maggiore efficienza, centralizzazione della finanza e ottimizzazione dei costi. La digitalizzazione trasversale dei processi migliorerà l’esperienza utente, permettendo di semplificare l’accesso ai servizi, ridurre i costi e incentivare comportamenti virtuosi tramite sistemi di loyalty.
Obiettivi ESG e impatto sui territori
Il piano individua 59 obiettivi ESG (ambientali, sociali e di governance), con focus su trasformazione sostenibile, valorizzazione del capitale umano e impatto positivo sulle comunità. Si punta alla produzione di 785.000 MWh di energia verde, all’aumento del 300% delle materie rigenerate, al trattamento interno di 760.000 tonnellate di rifiuti, e all’installazione di 240.000 contatori smart. Previste inoltre 25.000 nuovi punti luce intelligenti e 2.900 telecamere per le smart cities.
Investimenti e ritorni economici
La Multiutility prevede di portare il proprio Equity Value da 1,2 a 1,8 miliardi entro il 2029, con una crescita dell’Ebitda fino a 648 milioni e un ROI vicino al 10%. Il piano garantisce un profilo finanziario solido: il rapporto debito/Ebitda resterà contenuto (2,1x nel 2024, 2,5x nel 2027), assicurando equilibrio tra sviluppo e sostenibilità finanziaria.
Ambiente: più raccolta differenziata, meno smaltimento
Per la Business Unit Ambiente sono previsti 500 milioni di euro. L’obiettivo è aumentare l’autosufficienza impiantistica (dal 74% al 93%) e ridurre la dipendenza da impianti terzi. Il piano prevede l’introduzione della tariffa corrispettiva (Taric) e l’estensione dei cassonetti intelligenti Genius 5.0. Tra le priorità: revamping degli impianti di trattamento, crescita della raccolta differenziata (+25%) e recupero dei materiali speciali (Raee, tessile, rifiuti liquidi).
Energia: 520 MW fotovoltaici e digitalizzazione
La Business Unit Energia riceverà 1,1 miliardi di euro per sviluppare impianti rinnovabili, reti gas più efficienti e soluzioni intelligenti. Prevista la realizzazione di 520 MW di fotovoltaico entro il 2029 e l’attivazione di contratti di fornitura a lungo termine per l’energia verde. Innovazione e intelligenza artificiale saranno al centro della gestione delle reti gas, con l’avvio del primo impianto di Reverse Flow per il biometano.
In ambito smart cities, il piano promuove sistemi digitali per la gestione del traffico, smart parking e connettività urbana, con Wi-Fi pubblici e servizi digitali per le PA.
Idrico: resilienza climatica e sicurezza
Per il settore idrico sono stanziati 900 milioni di euro. I progetti includono impianti per il trattamento avanzato delle acque (compresi i contaminanti come i PFAS), l’essiccamento dei fanghi di depurazione, il riuso delle acque reflue e la neutralità energetica degli impianti. L’adozione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua sarà gradualmente estesa, in linea con le normative UE e OMS.
Grazie alla digitalizzazione, saranno installati 240.000 nuovi contatori intelligenti per monitorare i consumi, ridurre le perdite e responsabilizzare gli utenti sull’uso della risorsa.
Le dichiarazioni: una infrastruttura per il futuro
Secondo Alberto Irace, AD di Alia Multiutility, il piano rappresenta “una svolta industriale” e una “piattaforma integrata” al servizio dei territori, in grado di generare valore e accelerare la transizione ecologica. Il presidente Lorenzo Perra sottolinea l’importanza di una strategia che “tuteli qualità della vita, lavoro e sicurezza”, mentre Francesco Macrì (Estra) parla di “una Multiutility che guida il cambiamento, genera impatto e garantisce stabilità”. Per l’AD di Estra, Nicola Ciolini, il piano “trasforma l’energia in infrastruttura sociale”, portando innovazione anche nei settori esistenti.
Con una visione integrata e investimenti concreti, la Multiutility Toscana si propone come motore della transizione ecologica, con l’obiettivo di unire efficienza, sostenibilità e crescita inclusiva per il Centro Italia.


