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Giornata Internazionale delle ostetriche al tempo del Covid 19

Venne celebrata per la prima volta il 5 maggio 1991 e da allora è stata osservata in più di 50 nazioni in tutto il mondo, tra cui l'Italia. Quest'anno avviene nel corso di una pandemia inattesa

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giornata mondiale delle ostetreiche giornata mondiale delle ostetreiche © Thorsten Frenzel da Pixabay
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Una ricorrenza dentro un’altra più grande: Il Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha dichiarato che: L'OMS è orgogliosa di designare il 2020 come Anno dell’infermiera/e e dell’ostetrica. Queste due professioni sanitarie hanno un valore inestimabile per la salute delle persone di tutto il mondo. Senza infermieri e ostetriche non si raggiungerebbero gli obiettivi di sviluppo sostenibile o la copertura sanitaria universale.”

Di seguito il messaggio: "La valorizzazione della professione infermieristica promossa dall’OMS è stata in qualche modo un’anticipazione teorica di quanto si è evidenziato nella pratica di questi terribili mesi di pandemia: il ruolo fondamentale nell’assistenza e nel supporto operato dagli infermieri verso i malati di Covid19, rimbalzato con enfasi in tutti i media.
Meno evidente è stato il ruolo svolto dalle ostetriche nonostante esse abbiano evidenziato come le nascite avvengano anche in epoca di emergenza, e come portino avanti il tema de “la vita continua”.

Vogliamo invece ringraziare tutte le ostetriche che in queste settimane hanno faticosamente mantenuto l’equilibrio tra la tutela della salute e la necessità di vicinanza, tra le indispensabili barriere fisiche e la richiesta di supporto, tra la prevenzione del contagio e la promozione di un vissuto positivo dell’evento nascita.

Sappiamo che non è stato facile: destreggiarsi tra nuove regole e protocolli, spesso aggiornati in corso d’opera a seguito dell’evolversi delle disposizioni, in organizzazioni in costante cambiamento per arrivare a definire i percorsi covid/no covid, che proteggessero le donne e i bambini prima ancora che gli stessi operatori, cercando in questo clima di incertezza di garantire un po’ di normalità e positività a quelle donne che hanno partorito in questo momento e alle quali per necessità è stato negato il clima di festa e di condivisione coi propri cari che la nascita generalmente comporta.

L’attuale pandemia ha portato a numerose riflessioni, proprio sull’importanza delle professioni sanitarie. Questa giornata ha un significato molto importante poiché oggi più che mai le ostetriche sono al fianco delle donne, di ogni nazionalità, religione, classe sociale, non solo nell’assistenza alle gravidanze, al parto e post partum e nella promozione dell’allattamento ma in ogni fase della loro vita di donne, anche in situazioni difficili come la scelta dell’interruzione di gravidanza, con un ruolo di sostegno nelle fragilità e nella solitudine che molte donne oggi purtroppo si trovano a vivere, e ancora come sentinelle per evidenziare precocemente casi di depressione post partum e di violenza domestica"

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