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Sosta in linea opposta al traffico, è legale o no? La normativa fa chiarezza

Si può parcheggiare in linea opposta al traffico? È una pratica comune, ma sicuro sia legale? Ecco come stanno le cose

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Il tema del parcheggio in linea opposta al traffico è spesso fonte di dubbi tra gli automobilisti italiani, con frequenti interrogativi sulla legittimità di lasciare il veicolo in senso contrario rispetto alla direzione di marcia. Questo approfondimento analizza la normativa vigente, la funzione della segnaletica stradale e le eventuali eccezioni consentite per chiarire definitivamente la questione.

Secondo l’articolo 157, comma 2 del Codice della Strada, “il veicolo deve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia”. Tale disposizione non ammette interpretazioni: il parcheggio contromano è vietato in tutte le situazioni, fatta eccezione per le strade urbane a senso unico dove si può parcheggiare su entrambi i lati, ma sempre con il muso del veicolo rivolto nel senso di marcia". Questa regola è stata ribadita anche dalla Sentenza della Corte di Cassazione n. 14883/2017, che ha confermato la legittimità della sanzione nei confronti di un automobilista che aveva parcheggiato in direzione opposta e si era opposto con violenza a un agente di Polizia Municipale.

Il rispetto di questa norma è essenziale non solo per prevenire sanzioni pecuniarie, che possono variare da 42 a 173 euro, ma anche per garantire la sicurezza stradale. Infatti, parcheggiare correttamente permette una migliore visibilità nelle manovre di uscita e facilita la circolazione, riducendo il rischio di incidenti.

Segnaletica stradale e regolamentazione del parcheggio

La segnaletica, sia verticale che orizzontale, svolge un ruolo fondamentale nel determinare dove e come è possibile parcheggiare. I cartelli verticali indicano limitazioni o autorizzazioni specifiche, mentre le strisce dipinte sull’asfalto definiscono gli stalli e stabiliscono la direzione consentita di sosta.

È importante sottolineare che la segnaletica orizzontale non consente in alcun caso il parcheggio in direzione opposta al senso di marcia, a meno che non si tratti di strade a senso unico, come già specificato. In alcune realtà urbane, l’uso di tecnologie avanzate come i parchimetri con riconoscimento targhe consente un controllo più puntuale della corretta posizione del veicolo, aumentando l’efficacia delle sanzioni in caso di infrazione.

Oltre al divieto di parcheggiare contromano, il Codice della Strada vieta la sosta in molte altre situazioni considerate pericolose o di intralcio: su dossi, curve, a meno di cinque metri da un incrocio, davanti a semafori, sulle piste ciclabili, sui binari di tram o treni, e vicino ai passaggi a livello. Il parcheggio in questi ambiti può compromettere la sicurezza stradale e comporta sanzioni immediate.

In assenza di stalli segnalati, si può parcheggiare solo in spazi che non invadano la carreggiata né siano vietati dalla segnaletica, evitando zone adiacenti a edifici pubblici o luoghi di grande affluenza come scuole, teatri o banche.

Suggerimenti per evitare sanzioni e facilitare il parcheggio

Per prevenire multe e stress, è consigliabile prestare sempre molta attenzione alla segnaletica presente e aggiornarsi sulle normative locali, che possono variare tra comuni e quartieri. L’utilizzo di app dedicate al parcheggio o la consultazione di piattaforme online può facilitare la ricerca di aree di sosta conformi alle regole vigenti.

In caso di dubbio, la scelta migliore è optare per aree di parcheggio ufficialmente designate, che assicurano il rispetto delle norme e riducono il rischio di infrazioni. Restare calmi e collaborativi in presenza delle autorità è altresì fondamentale: come dimostrato dalla giurisprudenza, reagire con opposizione o violenza a una multa può aggravare la situazione e condurre a conseguenze penali.