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Nella serata di lunedì 7 luglio si è svolta un’assemblea pubblica che ha messo al centro il futuro della scuola nel Comune di Vaglia. Un tema cruciale che, da mesi, alimenta un acceso dibattito tra cittadini, istituzioni e comunità scolastica. L’incontro è servito ad analizzare nel dettaglio la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica del progetto elaborato dalla precedente Amministrazione, che prevedeva la costruzione di un nuovo plesso scolastico nella frazione di Vaglia. L’opera avrebbe sostituito l’attuale sede di Pratolino, beneficiando di un contributo regionale di oltre 2 milioni e 700 mila euro.
Fin dall’inizio del mandato, l’attuale Amministrazione ha scelto di non procedere in maniera automatica, avviando invece un percorso di verifica oggettiva sull’opportunità di dare seguito al progetto. In quest’ottica sono state avviate tre azioni principali:
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L’incarico a uno studio tecnico per valutare l’effettiva fattibilità del progetto;
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L’apertura di un confronto con l’istituzione scolastica per approfondire criticità e necessità didattiche;
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L’affidamento di uno studio all’Università di Firenze, sotto la direzione del Prof. Casagli, per esaminare la situazione di rischio geomorfologico nell’area su cui sorge la scuola di Pratolino.
I risultati delle verifiche tecniche sono stati inequivocabili. La relazione consegnata al Comune definisce il progetto come “non valido né idoneo, sotto il profilo tecnico e funzionale”, e quindi non utilizzabile come base per la redazione del progetto esecutivo.
Tra le principali criticità emerse si evidenziano aspetti di sostanza. Il progetto prevedeva esclusivamente la realizzazione della scuola primaria, senza la costruzione di una palestra e senza prevedere spazi idonei ad accogliere la scuola secondaria di primo grado. Non solo: l’intervento non teneva conto della necessità di mettere in sicurezza l’area dal punto di vista idraulico, un passaggio imprescindibile per qualsiasi opera di tale portata.
Gli approfondimenti hanno inoltre rivelato che i costi stimati, già impegnativi, avrebbero subito un aggravio di diversi milioni di euro, rendendo l’opera insostenibile per il bilancio comunale. L’assenza della palestra e la mancata riunificazione della scuola primaria erano state già indicate come criticità prioritarie anche durante il dialogo con l’Istituto comprensivo.
Alla luce di questo quadro, l’Amministrazione ha ufficializzato la rinuncia al finanziamento regionale, motivando la scelta con l’oggettiva impossibilità di realizzare un intervento che rispettasse sia i requisiti tecnici che la sostenibilità economica.
Parallelamente, l’attenzione si è concentrata sulla scuola di Pratolino, al centro di verifiche mirate. Gli studi condotti dal gruppo dell’Università di Firenze, attraverso analisi cartografiche, sopralluoghi, dati radar satellitari e rilievi con tecnologia LiDAR da drone, hanno restituito risultati incoraggianti. Nella relazione tecnica si legge che “allo stato attuale, non emergono elementi che indichino un’instabilità in atto nella zona della scuola”.
Un passaggio cruciale, che potrebbe portare a una revisione dell’attuale livello di pericolosità attribuito all’area. L’Amministrazione ha infatti annunciato di aver avviato un confronto con l’Autorità di Bacino e di voler trasmettere la documentazione per ottenere una rivalutazione ufficiale. In parallelo, si procederà ad affidare un incarico a uno studio specializzato per avviare monitoraggi e approfondimenti, così da avere il massimo livello di garanzia.
Fin dall’inizio di questa vicenda, la linea dell’Amministrazione è stata improntata alla massima oggettività. Come sottolineato durante l’assemblea, ogni decisione è stata assunta valutando la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica, per garantire che ogni euro investito producesse un beneficio reale e duraturo per la comunità.
Alla luce delle nuove evidenze, la strategia cambia rotta: si conferma la volontà di puntare sulla ristrutturazione e sull’adeguamento sismico della scuola di Pratolino. L’obiettivo è duplice: mettere in sicurezza la struttura e ampliare gli spazi, così da permettere la tanto attesa riunificazione della scuola primaria in un’unica sede, dotandola di ambienti adeguati e funzionali.
Contestualmente, si prevede la sistemazione delle aree esterne, così da migliorare la fruibilità e l’accoglienza del plesso per studenti e famiglie.
Per sostenere questo percorso, l’Amministrazione ha avviato un dialogo con la Regione Toscana, con l’intento di individuare nuove forme di finanziamento che rendano possibile la realizzazione degli interventi.
Questa scelta segna una tappa decisiva per il futuro della scuola di Vaglia e per tutta la comunità. In un contesto caratterizzato da risorse limitate e vincoli stringenti, la priorità resta quella di garantire sicurezza, qualità didattica e sostenibilità economica, elementi indispensabili per costruire un percorso educativo solido e moderno.


