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"Le scelte finanziarie del governo Meloni". La riflessione di Pierluigi Recati

Un punto da sottolineare è l’enorme profitto che tali banche o consorzi hanno ottenuto rilevando crediti deteriorati a prezzi...

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Giorgia Meloni Giorgia Meloni © Governo Italiano
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La Meloni procede a passo spedito con l’amministrazione del suo governo, ma ci sono alcuni punti che dovrebbero essere considerati con maggiore attenzione.

Le pensioni minime non sono più adeguate ai tempi attuali. I pensionati non riescono più a far fronte agli aumenti dell’inflazione degli ultimi anni, pertanto è necessario trovare una soluzione. Un primo intervento potrebbe partire dai superprofitti realizzati dalle banche proprio a seguito dell’inflazione. Non è giusto che le banche, avendo tratto enormi guadagni dall’inflazione degli ultimi anni, siano le uniche a beneficiarne.

Un punto da sottolineare è l’enorme profitto che tali banche o consorzi hanno ottenuto rilevando crediti deteriorati a prezzi da saldo delle proprietà in sofferenza. Questo, considerando che in fase di aggiudicazione non si è tenuto conto degli antichi proprietari, i quali, se avessero avuto diritto di priorità, avrebbero potuto rilevare quanto già di loro proprietà. In questo modo si sarebbe potuta evitare la liquidazione di aziende che avrebbero potuto continuare a operare nel loro settore, sanando situazioni critiche che hanno portato al fallimento molte imprese.

Un’altra misura che La Meloni dovrebbe prendere in considerazione è quella di offrire a chi è senza una casa un finanziamento a fondo perduto del 70%, con il restante 30% finanziato dalle banche a tasso agevolato e garantito dallo Stato, per il recupero di appartamenti vuoti e in stato di abbandono, situati in periferia o in campagna.

Il recupero di quegli edifici attualmente inutilizzati rappresenterebbe una soluzione innovativa e in perfetta linea con una gestione sana dell’economia nazionale, producendo due importanti risultati.

Il primo sarebbe un aumento significativo del patrimonio immobiliare nazionale a disposizione della popolazione. Il secondo sarebbe il riequilibrio dei prezzi nel mercato immobiliare nazionale.

Articolo a cura di Pierluigi Recati

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