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Scarperia e San Piero. CNA "le imprese hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio 2025"

Il quadro, pur rimanendo impegnativo, evidenzia un miglioramento: la pressione fiscale è calata dello 0,5% rispetto al 2023 e...

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R. Cacciapuoti R. Cacciapuoti © CNA Ufficio Stampa
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Nel 2024 le imprese di Scarperia e San Piero hanno lavorato per il fisco fino al 9 luglio, dopo 191 giorni, con un’incidenza fiscale pari al 52,1% del reddito d’impresa. Si tratta di un dato leggermente migliore rispetto alla media nazionale (52,3%) e sensibilmente più favorevole rispetto a Firenze, dove la pressione fiscale ha raggiunto il 54,4% e il cosiddetto tax free day è arrivato solo il 17 luglio, al termine di 199 giorni di lavoro.

I risultati emergono dall’Osservatorio CNA “Comune che vai fisco che trovi”, presentato a Roma e giunto alla settima edizione. Lo studio calcola la pressione fiscale considerando imposte erariali, locali e contributi previdenziali, tra cui IRPEF, IRAP, addizionali, IMU, tassa rifiuti e contributi IVS. A Scarperia e San Piero, il carico fiscale si è così ripartito: 37% per erario e contributi, 1% tasse regionali, 14,1% tributi comunali.

Il quadro, pur rimanendo impegnativo, evidenzia un miglioramento: la pressione fiscale è calata dello 0,5% rispetto al 2023 e dell’8,9% rispetto al 2019. Secondo CNA Mugello, rappresentata dal presidente Raffaele Cacciapuoti e dal direttore generale Lorenzo Cei, la tassazione elevata continua a rappresentare un freno alla competitività e agli investimenti, ma i dati locali mostrano una tenuta migliore rispetto ad altre aree. L’associazione ribadisce la necessità di un sistema fiscale più equo, semplice e stabile, evitando modifiche continue che generano incertezza.

Il sindaco Federico Ignesti ha sottolineato come la fusione comunale e le politiche di contrasto all’evasione abbiano contribuito a contenere la tassazione, citando tra gli esempi la stabilità dei valori IMU, fermi dal 2014. Ha inoltre evidenziato le difficoltà dei Comuni nell’adattare le proprie politiche quando le risorse nazionali subiscono tagli, ma ha confermato l’impegno dell’amministrazione a tutelare il lavoro e gli investimenti.

Lo studio ha preso come riferimento un’impresa tipo con ricavi per 431mila euro, reddito di 50mila, cinque dipendenti e una struttura composta da laboratorio artigiano e negozio di proprietà. I risultati ottenuti confermano che, pur tra difficoltà, Scarperia e San Piero riesce a garantire condizioni fiscali relativamente più favorevoli rispetto ad altri territori.

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