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Scarperia San Piero. Oggi ricordato in Consiglio don Leto Casini, giusto fra le nazioni

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Oggi , Giovedì 27 gennaio 2022 durante il Consiglio Comunale, il Gruppo di Centrosinistra per Scarperia e San Piero, ricorderà con una mozione a firma dei Consiglieri Simone Magnolfi, Fabio Gucci e Naldi Chiara, Don Leto Casini, parroco di Marcoiano dal 1932 al 1937 e "Giusto tra le Nazioni"dal 1966.

La storia di Don Casini è una storia tanto bella ed importante quanto poco conosciuta. È la storia di un sacerdote che nacque nel 1902 al Covigliaio nel comune di Firenzuola e, dopo essere stato parroco a Giugnola e San Pellegrino venne trasferito a Marcoiano nell'allora comune di Scarperia.

Qui, oltre a svolgere la sua funzione di parroco e occuparsi dell restauro della chiesa, si dedicò anche alla cura del paese cercando di portare nelle case l’acqua potabile e la corrente elettrica. A Marcoiano ebbe anche l’onore e il piacere di conoscere e ospitare più volte Giorgio La Pira, con cui nascerà un importante rapporto di amicizia.

Successivamente Don Leto fu trasferito a Firenze, nella parrocchia di Varlungo.

In un contesto storico-politico complesso che stava attraversando in questo periodo il nostro Paese, a seguito della promulgazione delle leggi razziali, 

il Cardinale Elia dalla Costa gli offrì un compito molto importante:  occuparsi della gestione di un comitato formato da ebrei e cattolici, con lo scopo di cercare alloggi nascosti, fornire carte d’identità false agli ebrei perseguitati e procurare viveri per la comunità ebraica.

La sua opera così preziosa fu bruscamente interrotta dalle SS tedesche che, venute a conoscenza di queste attività, grazie alla collaborazione di una spia infiltrata proprio all'interno del comitato, arrestarono la maggior parte dei membri e anche lo stesso Don Casini.

La sua permanenza in prigione però  durò poco: infatti pote' avvalersi dell'aiuto prezioso di una traduttrice svizzera, nipote di un suo caro amico, che riuscì a modificare in suo favore la traduzione delle sue dichiarazioni.

Una volta scarcerato, Don Casini, nonostante fosse consapevole delle conseguenze che si potevano verificare, continuò imperterrito nella sua opera, contribuendo così a salvare tante persone.

Dopo la guerra, i viaggi che Leto compì furono innumerevoli e lo portarono nei posti più disparati del globo: visitò Svizzera, Paesi Bassi, Africa, Argentina, America, fino al canale di Suez, Haiti, il Cile e il Canada, continuando ad offrire aiuto a chiunque si trovasse in difficoltà, non curandosi della religione, del colore della pelle o della fazione politica.

Grazie al suo determinante impegno nei confronti della comunità ebraica, nel 1966 Don Leto Casini fu dichiarato "Giusto tra le Nazioni" e venne invitato a Gerusalemme, dove fu protagonista di una suggestiva cerimonia sulla Collina della Memoria, dove alcuni anni prima era stato eretto un mausoleo in ricordo dei sei milioni di morti uccisi dai nazisti nei campi di concentramento.

Per questo, in occasione del Giorno della Memoria, con questa Mozione il Gruppo di Maggioranza di Scarperia e San Piero ha il piacere e l'onore di ricordare questo piccolo grande mugellano, chiedendo la possibilità di collocare a Marcoiano una pianta di ulivo che porti il suo nome, creando  così un simbolico legame con la città di Gerusalemme e la comunità ebraica.

Capogruppo centro sinistra per Scarperia e SanPiero

Gucci Fabio

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