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Delitto di Sant'Agata: Patriarchi condannato a 20 anni di carcere e tre di terapia

L'accusa aveva chiesto l'ergastolo. Giudicato semi infermo di mente

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Niccolò Patriarchi Niccolò Patriarchi © N.c.
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Dovrà scontare 20 anni di carcere e tre di terapia in una struttura protetta Niccolò Patriarchi, il 35enne fiorentino che la tragica sera del 14 settembre 2018 uccise a Sant'Agata il figlio Michele, che aveva solo un anno di età.

Il tutto successe, lo ricorderanno i lettori, al culmine di una lite in famiglia per motivi di gelosia, durante la quale Patriarchi aggredì l'altra figlia (di 7 anni, tentando di gettarla dal terrazzo) e la moglie. Lo riporta il sito internet della Rai (Tgr Toscana), che spiega anche che l'accusa (con i Pm Fabio di Vizio e Benedetta Foti) avesse chiesto l'ergastolo con isolamento diurno (che comunque a causa del rito abbreviato scelto sarebbe stato derubricato in ergastolo semplice). Mentre la difesa chiedeva che fosse riconosciuta l'incapacità d'intendere.

Alla fine il giudice, seguendo anche quanto emerso da una terza perizia, ha optato per la parziale incapacità, condannandolo a venti anni e assolvendolo invece dall'accusa di tentato omicidio della moglie Annalisa Landi e della figlia di 7 anni.

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