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Sanità mugellana al collasso? FdI denuncia mancanza di servizi e tasse in aumento

Dalla chiusura dei distretti sanitari al Mugello senza Risonanza Magnetica per mesi: il partito chiede risposte immediate e piani concreti alla Regione

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servizi sanitari che spariscono servizi sanitari che spariscono © ai
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Fratelli d’Italia di Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero a Sieve alza forte la voce, esprimendo profonda preoccupazione per la situazione della sanità nel Mugello, un territorio che appare sempre più segnato da disagi crescenti, gravi mancanze e incertezze sul futuro dei servizi essenziali. Mentre il comprensorio è teatro di cantieri e riorganizzazioni, i cittadini si vedono privati di prestazioni fondamentali senza che siano state previste soluzioni transitorie e adeguate.

La criticità tocca in particolare i territori periferici. A Palazzuolo sul Senio, ad esempio, ben diciassette giorni del mese di dicembre rischiano di restare scoperti dal servizio di guardia medica. A Dicomano, la chiusura del distretto sanitario per lavori sta lasciando l'intera cittadinanza senza accesso a servizi primari come consultorio, prelievi, vaccinazioni e altre prestazioni essenziali. Il gruppo politico sottolinea come tali servizi non possano semplicemente "sparire da un giorno all’altro", specialmente in zone già fragili e naturalmente più distanti dai grandi centri urbani.

Il vuoto più inaccettabile, secondo Fratelli d’Italia, si registra all’Ospedale del Mugello in merito alla diagnostica avanzata. L'ospedale è infatti da settimane privo di risonanza magnetica a seguito del guasto definitivo del macchinario in uso presso la Misericordia. La scelta dell'Asl di non procedere con la riparazione, preferendo attendere l'installazione futura di un nuovo dispositivo, rischia di lasciare l'intero comprensorio senza questo fondamentale strumento diagnostico per diversi mesi. Un intero territorio, si legge nella nota, "non può restare in attesa".

Analoghe incertezze riguardano i cantieri in corso, come quelli sulle sale operatorie e sul poliambulatorio dell’ospedale. Fratelli d’Italia lamenta l'assenza di un vero e proprio cronoprogramma pubblico e condiviso. Nel frattempo, l’attività chirurgica viene trasferita altrove, alimentando nella popolazione la percezione che ogni trasformazione in atto coincida con una riduzione dei servizi, anziché con il promesso miglioramento.

La nota si conclude con una dura critica alla gestione regionale. È giusto, sottolinea il partito, evidenziare come queste carenze non siano frutto del caso, ma il risultato di una gestione amministrativa regionale inefficace, giudicata incapace di assicurare servizi fondamentali ai cittadini. Tutto ciò risulta ancora più inaccettabile a fronte dell’aumento della pressione fiscale, sancito dall’innalzamento delle aliquote IRPEF deliberato dalla Regione Toscana. In Mugello, l'amara constatazione è che "si pagano più tasse per ricevere meno sanità", una situazione che i cittadini "non sono più disposti a tollerare".

Per superare la situazione, Fratelli d’Italia chiede certezze immediate e non mere promesse, ritenendo che la sanità pubblica debba essere garantita in ogni luogo. Le richieste indirizzate a Regione Toscana, Asl Toscana Centro e Società della Salute sono chiare: attivare immediatamente soluzioni provvisorie nei territori più colpiti; rendere pubblici e accelerare i tempi di installazione della nuova risonanza magnetica; garantire la prossimità dei servizi sanitari durante i lavori, con un occhio di riguardo per le fasce più fragili della popolazione. "Il Mugello non può essere trattato come un territorio di serie B. Servono risposte chiare, non slogan. E serve un confronto serio con le comunità locali, stanche di essere ascoltate solo dopo le proteste", conclude la nota.

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