x
OK!Mugello

Sanità in Mugello, Bertini (Toscana Rossa). “La Regione Toscana è la prima responsabile dell’assenza di servizi”

La denuncia si estende anche alla dipendenza dalle convenzioni con il terzo settore, che per Bertini non hanno risolto il...

  • 1073
bertini-tatiana bertini-tatiana © N. c.
Font +:
Stampa Commenta

Nel Mugello si riaccende il dibattito sulla carenza di servizi sanitari, in particolare per l’assenza di una risonanza magnetica disponibile sul territorio. Dopo la rottura del macchinario in convenzione con il privato sociale e le firme raccolte nei mesi scorsi dai cittadini, la questione è tornata al centro dell’attenzione politica. Tatiana Bertini, candidata di Toscana Rossa, ha rivolto critiche dirette alla giunta regionale guidata da Eugenio Giani, ritenuta responsabile di politiche sanitarie emergenziali, basate su convenzioni con soggetti privati e prive di investimenti strutturali in personale e attrezzature.

Secondo Bertini, tale approccio ha prodotto un sistema fragile e incapace di rispondere in maniera efficace ai bisogni della popolazione, soprattutto nelle aree periferiche, dove i cittadini risultano penalizzati dalla centralizzazione dei servizi. Molti pazienti, osserva la candidata, sono costretti a recarsi a Firenze o fuori provincia non solo per la risonanza magnetica, ma anche per specializzazioni come urologia, oculistica, audiologia e geriatria, un tempo garantite a livello locale.

La denuncia si estende anche alla dipendenza dalle convenzioni con il terzo settore, che per Bertini non hanno risolto il problema delle liste d’attesa, mentre assunzioni stabili nel pubblico avrebbero potuto offrire garanzie sia ai lavoratori che agli utenti. A suo avviso, le scelte regionali vanno in continuità con un più ampio processo di marginalizzazione delle aree periferiche, già colpite dalla riduzione di servizi essenziali come uffici postali, banche e trasporti.

Bertini collega inoltre la crisi sanitaria al contesto nazionale, criticando l’aumento delle spese militari e i tagli al welfare. A suo parere, ogni euro destinato agli armamenti rappresenta una sottrazione alle risorse per la sanità e i servizi sociali. Da qui l’appello a un cambio di rotta politico, che restituisca centralità alla sanità pubblica, freni le privatizzazioni e garantisca equità territoriale.

La candidata conclude sfidando la giunta regionale a garantire, entro la fine del mandato, una risonanza magnetica pubblica e prestazioni specialistiche adeguate nel Mugello, considerandole condizioni minime per la tutela della comunità locale.

Lascia un commento
stai rispondendo a