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Rivoluzione Android: queste app mettono a rischio il tuo telefono

A chi non è mai capitato di perdere il proprio cellulare o, comunque, di non riuscire a trovarlo per un qualunque motivo?

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In arrivo il blocco di alcune app - www.okmugello.it In arrivo il blocco di alcune app - www.okmugello.it © N. c.
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A chi non è mai capitato di perdere il proprio cellulare o, comunque, di non riuscire a trovarlo per un qualunque motivo? Il primo pensiero è che qualcuno ce l’abbia rubato.

Dall’altro lato, però, sappiamo anche che ci sono tantissime possibilità e modi che ci permettono di individuarlo e localizzarlo, anche quando sembra un’operazione ai limiti dell’impossibile. Ecco alcuni trucchi per poter trovare subito il tuo cellulare.

Ci sono anche delle app specifiche che ci permettono di farlo, non violando la privacy di nessuno né tantomeno svelando cose presenti sul nostro cellulare. Lo sapevi? Vediamo insieme di cosa si tratta.

Attenzione al blocco di alcune app

È il panico più totale, il momento (apparentemente) più tragico che una persona può vivere: quello di non riuscire a trovare il proprio cellulare o, addirittura, di averlo smarrito per sempre. Pensiamo che abbiamo perso la nostra vita privata, i nostri contatti, le nostre fotografie, i nostri video…tutto ciò che abbiamo costruito nel corso di un periodo.

Tantissimi altrettanti sono i pensieri che affollano la nostra mente, a partire da quello più comune e più ovvio: “Adesso, chi ha preso il mio cellulare, inizierà a sapere tutto di me”. Sì, perché sul nostro cellulare, a parte i numeri di telefono, abbiamo davvero un’intera vita, fatta di contatti, foto e soprattutto social. Chi più chi meno, li usiamo tutti e sapere che qualcun altro ha preso o ha trovato il nostro cellulare e sta guardando nella nostra vita privata, ci dà molto fastidio.

Ma, possiamo affermare, che a tutto c’è rimedio, anche allo smarrimento del nostro cellulare. Non si tratta solo di smarrimento del cellulare, ma anche la possibilità che questi, da un momento all’altro, non funzioni più poiché alcune app sono state bloccate o anche disattivate. A prendere questa drastica decisione, per quel che riguarda i cellulari con sistema Android, è proprio Google.

Questa ha introdotto una serie di novità al fine di rendere più complicato il sideloading. Vuole dismettere i file APK favorendo il formato AAB presentato nel 2018 come alternativa agli Android Package Kit. Ma qual è la loro vera utilità? Come possono semplificarci la vita, anche in termini (volendo) di smarrimento di cellulare?

Ecco la decisione di Google

Parliamo dell’atto di trasferire file tra due dispositivi invece che caricarli o scaricarli da Internet. Dall’altro lato, ci sono le app di Google Play, Amazon Appstore o Galaxy Store che hanno una sicurezza certificata.

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Quelle che arrivano da sideload, invece, non seguono regole e sono potenzialmente pericolose potendo contenere malware nascosti il cui compito è compromettere il dispositivo dell’utente.

Per questo motivo, e anche per la nostra sicurezza, dal 2026 sui dispositivi Android certificati non si potranno installare app provenienti da fonti diverse dagli store autorizzati. La verifica, infatti, sarà proprio a livello di sistema non solo del contenuto dell’app.