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Renault taglia 3.000 posti di lavoro: c'è veramente da preoccuparsi

La casa automobilistica francese Renault si trova a un bivio delicato nella sua strategia di riorganizzazione globale.

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Renault, taglio di posti di lavoro (www.okmugello.it) Renault, taglio di posti di lavoro (www.okmugello.it) © N. c.
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La casa automobilistica francese Renault si trova a un bivio delicato nella sua strategia di riorganizzazione globale, con la valutazione di un possibile taglio di circa 3.000 posti di lavoro. Questa misura, annunciata come parte del nuovo piano industriale denominato “Arrow”, mira a ridurre del 15% il personale dedicato alle funzioni di supporto, quali risorse umane, finanza e marketing, nell’ottica di una significativa riduzione dei costi e di un miglioramento dell’efficienza operativa.

Piano “Arrow” e impatto sulle sedi globali

Il piano “Arrow” prevede un intervento di revisione strutturale che coinvolge principalmente la sede centrale di Renault a Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, ma anche altre sedi internazionali. L’offerta di licenziamento volontario sarà rivolta al personale impiegato nelle funzioni di supporto, con l’obiettivo di semplificare i processi interni e ottimizzare le risorse aziendali.

Taglio di posti di lavoro in casa Renaulton, si parla di 3.000 (www.okmugello.it)

Fonti vicine all’azienda, riprese dalla newsletter francese L’Informe e dall’agenzia Reuters, indicano che la decisione finale sarà presa entro la fine dell’anno. Tuttavia, un portavoce di Renault ha precisato che non esistono ancora dati ufficiali definitivi, sottolineando le incertezze legate all’attuale contesto di mercato. L’ambiente competitivo del settore automobilistico, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e pressioni economiche, rappresenta una delle ragioni chiave per la revisione della struttura aziendale.

Negli ultimi mesi, Renault ha registrato risultati finanziari che hanno evidenziato significative difficoltà. Nel primo semestre del 2025, l’azienda ha subito una perdita netta di 11,2 miliardi di euro, dovuta principalmente a svalutazioni patrimoniali e ai costi legati allo sviluppo e alla produzione di veicoli elettrici. Questo scenario ha imposto una forte pressione sul management per attuare misure di contenimento e rilancio.

Alla guida della casa francese c’è il nuovo amministratore delegato, Francois Provost, chiamato a guidare la trasformazione aziendale con l’obiettivo di ripristinare i margini di profitto e migliorare il rating creditizio di Renault. Provost deve inoltre affrontare le difficoltà derivanti dai dazi imposti dagli Stati Uniti e dalla crescente concorrenza delle case automobilistiche cinesi, che stanno rapidamente conquistando quote di mercato a livello globale.