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Red Bull-Antonelli, furia Mercedes: così è troppo

Kimi Antonelli è un talento fuori dal comune, ma qualcosa negli ultimi tempi sembra essersi rotto. Ora ci si mette anche la Red Bull

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Antonelli: le parole della Red Bulla scatenano l'ira Mercedes Antonelli: le parole della Red Bulla scatenano l'ira Mercedes © Foto Instagram
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Kimi Antonelli è un talento fuori dal comune, ma qualcosa negli ultimi tempi sembra essersi rotto. Ora ci si mette anche la Red Bull.

Parlarne è quasi un tabù. Perché dire che un giovanissimo talento come Andrea Kimi Antonelli sta deludendo può sembrare un'eresia. Però, a ben guardare, i numeri parlano chiaro e l’aria in casa Mercedes comincia a diventare pesante.

Il ragazzo bolognese, classe 2006, è stato catapultato in Formula 1 con aspettative gigantesche: il nuovo fenomeno, il predestinato, il ragazzo che avrebbe portato una ventata di freschezza e velocità nel team che fu di Hamilton e Rosberg.

Antonelli: le parole scatenano la furia Mercedes 

Il bilancio, però, delle ultime gare racconta tutt’altro. Senza ombra di dubbio, Antonelli ha stoffa da vendere. Lo sanno tutti. Lo sanno i tecnici, lo sa Toto Wolff, lo sanno anche gli avversari. Ma il punto è proprio questo: il talento, da solo, non basta. Non quando sei al volante di una Mercedes e il mondo si aspetta che tu tenga testa a Verstappen, Leclerc, Norris. Kimi ha mostrato lampi, sì, ma anche troppi errori, troppa fatica a restare in zona punti. E le sue ultime prestazioni, messe a confronto con quelle di Russell, non fanno altro che aumentare i dubbi.

In molti, nel paddock, cominciano a mormorare. E qualcuno, come Helmut Marko, ha deciso di alzare la voce. In un’intervista rilasciata agli austriaci del Krone, il consigliere Red Bull non è andato per il sottile. “Il secondo posto nei costruttori non è realistico perché Yuki va troppo raramente a punti. Stiamo lottando per il terzo posto con la Mercedes.

Il secondo pilota è un handicap anche per la Ferrari con Hamilton e per la Mercedes con Antonelli”. Parole dure, che rimbombano come un avvertimento. Per Marko, insomma, Kimi starebbe penalizzando la Mercedes nella corsa al mondiale costruttori.

La Mercedes, però, non replica. O almeno, non ufficialmente. Anzi, sembra voler difendere fino in fondo la propria scelta. L’idea che trapela dai vertici del team è che Antonelli sia ancora un investimento a medio termine, non un problema da risolvere nell’immediato. Tant’è che, stando ai rumors, dovrebbe restare alla guida della monoposto anche nella prossima stagione. Un segnale forte, controcorrente, che mostra quanto stiano puntando sull’italiano nonostante tutto.

Certo, qualche scossone interno c’è stato. Negli ultimi giorni, sia Antonelli che Russell sono stati convocati d’urgenza a Brackley, sede operativa del team, per una serie di meeting tecnici volti a fare il punto della situazione. La macchina continua a non convincere del tutto, e i risultati lo confermano. Ma proprio da quei tavoli operativi si capisce che, almeno per ora, la colpa non è tutta del giovane Kimi.

Il tempo stringe, la stagione va avanti, e le parole di Marko restano lì, come una puntura fastidiosa. Antonelli dovrà dimostrare, gara dopo gara, che quella fiducia della Mercedes non è mal riposta. Perché sì, il talento c’è. Ma serve anche concretezza. E nel Circus, questo, lo sanno tutti fin troppo bene.