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“Profumo di viole sfiorite”. Il nuovo romanzo di Antonio Borsa tra fragilità e speranza

Non solo scrittore, Antonio Borsa si definisce un attivista culturale: partecipa a incontri pubblici, entra nelle scuole e dialoga con...

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Un taglio del libro Un taglio del libro © Antonio Borsa
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È uscito il 19 settembre “Profumo di viole sfiorite”, il secondo romanzo di Antonio Borsa, autore già noto per il suo impegno nel raccontare storie che affrontano temi delicati come femminicidi, suicidi giovanili e fragilità emotiva. L’opera nasce dall’esperienza personale e dal dolore osservato attorno all’autore, che con il suo lavoro cerca non solo di narrare vicende difficili, ma di sensibilizzare la società sul valore della vita e della prevenzione.

Il romanzo segue la storia di un ragazzo che, dopo aver deciso di togliersi la vita, si ritrova in un purgatorio simbolico: un luogo in cui comprende che il suicidio non annulla il dolore, ma lo moltiplica, e dove emerge la possibilità di redenzione e di speranza. Attraverso questa metafora, Borsa affronta il tema della fragilità giovanile con uno sguardo empatico e consapevole, invitando lettori e comunità a riflettere sull’importanza di sostenersi a vicenda.

Non solo scrittore, Antonio Borsa si definisce un attivista culturale: partecipa a incontri pubblici, entra nelle scuole e dialoga con chi si trova in difficoltà, convinto che la cultura possa essere uno strumento per cambiare coscienze e salvare vite. Con “Profumo di viole sfiorite”, Borsa conferma la propria vocazione a utilizzare la narrazione come leva di sensibilizzazione, rendendo il romanzo un’opera impegnata e al contempo profondamente umana, in grado di accendere un dibattito necessario sulla prevenzione del disagio giovanile e sulla tutela della vita.

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