Polina e i suoi animali salvati © Niccolò Celesti
È iniziata come un viaggio di solidarietà, carico di medicinali, cibo e volontà. È diventata un atto di resistenza. La missione umanitaria "Un aiuto ino-ssidabile per l’Ucraina", organizzata dall’associazione INO-SSIDABILE e dai Frontline Aid Riders, con il fotoreporter di guerra Niccolò Celesti in prima linea e con il sostegno diretto di OKMugello – che segue e promuove l’iniziativa come nelle precedenti edizioni (qui l’articolo di lancio) – oggi è ferma in una delle zone più pericolose del Donbas, a pochi chilometri dal fronte. L’obiettivo? Raggiungere Polina, la giovane attivista ucraina che da mesi salva animali nelle zone bombardate. Una figura diventata simbolo di umanità nel caos del conflitto, conosciuta proprio durante una precedente missione raccontata in un servizio delle Iene lo scorso inverno.
Pokrovs’k è sotto attacco. I colpi dell’artiglieria russa si sentono da vicino, i droni sorvolano le strade e le evacuazioni si susseguono senza sosta. È qui, o meglio a Dobropillia, a circa 10 km dal fronte, che si trova adesso la squadra della missione "Un aiuto ino-ssidabile per l’Ucraina".
La loro priorità era raggiungere Polina: portarle viveri e medicinali e aiutare gli animali che lei ha raccolto tra le macerie. Ma la guerra, come spesso accade, ha cambiato tutto. “Ieri abbiamo partecipato a un’evacuazione civile – raccontano – oggi nello stesso punto sono morte tre persone”. Intorno, solo paura e abbandono.
Polina, che vive ancora nei pressi di Pokrovs’k, non ha lasciato il suo rifugio per restare con gli animali randagi e quelli recuperati tra le rovine. Da giorni però non dà più notizie certe: neppure la polizia entra più nella sua zona, considerata ormai troppo rischiosa. L’idea di evacuare lei e gli animali resta, ma si muove su un terreno fragile, fatto di contatti intermittenti e spiragli che si aprono e si chiudono nel giro di poche ore.
Nonostante tutto, la missione ha già realizzato tre consegne mediche, compresa una in un punto di stabilizzazione che non era previsto nella rotta iniziale. Piccoli grandi interventi, indispensabili per chi vive senza più nulla. I volontari sono ora ospiti di un battaglione ucraino, che offre loro un minimo di protezione e libertà di movimento.
E mentre il fronte avanza, l’attenzione mediatica si spegne. Proprio per questo, la squadra ha deciso di continuare a raccontare, con cautela, quello che succede davvero. I video e le immagini pubblicati sono parzialmente censurati, per proteggere le persone e i luoghi coinvolti: “Qui basta un dettaglio per mettere in pericolo chi resta”.
Questa missione, come ci tiene a sottolineare lo stesso Celesti, non è più solo un’azione di soccorso. È diventata una forma di resistenza civile. Ogni giorno può essere decisivo, ogni donazione può fare la differenza.
A ricordarci il valore di queste missioni è anche il servizio de Le Iene andato in onda lo scorso inverno, con Matteo Viviani e Nicola Remisceg, che attraverso il racconto diretto di Niccolò Celesti hanno mostrato il volto nascosto della guerra, documentando la storia di Polina e del suo rifugio per animali – da cui è nato il desiderio di sostenerla direttamente in questa nuova missione.
Come aiutarePer chi vuole sostenere l’operazione umanitaria, queste sono le modalità di donazione:
- GoFundMe: https://gofund.me/9ca46fbd
- Bonifico Bancario
- IBAN: IT45Y0623002804000040445400
- Intestato a: INOSSIDABILE
- Causale: Missione Ucraina 2025
- Carta di credito: https://ino-ssidabile-ets.s2.yapla.com/it/campaign-11450
Per approfondire:
🔗 Articolo precedente di OKMugello: Un aiuto che non si arrende
📺 Servizio delle Iene: sito ufficiale (cerca “Niccolò Celesti - Ucraina”)
📸 Segui gli aggiornamenti: www.frontlineaidriders.org – @inossidabile_fi


