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Paolo Rossi in “Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello”

Successo al Corsini di Barberino Giovedì 30 novembre

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Paolo Rossi al Corsini di Barberino Paolo Rossi al Corsini di Barberino © Massimiliano Miniati
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“Se utilizzassimo il metodo Pirandello per risolvere i nostri problemi, tutto tornerebbe alla perfezione” o, più o meno così l’incipit di questo spettacolo che vuole spacciarsi per un incontro con il pubblico pur essendo uno spettacolo, “Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello” di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini andato in scena il 30 novembre al Corsini di Barberino. Chi aveva già visto Paolo Rossi in altri spettacoli e si aspettava la stessa verve e la stessa girandola di battute e risate, sarà rimasto almeno interdetto da questa pièce che parte con un interminabile spiegazione di quello che in teoria il pubblico vedrà di li a poco, proseguendo con domande veramente poco spontanee di alcuni del pubblico imbeccati prima.

Fortunatamente dopo la prima mezzora lo spettacolo parte, Rossi risponde alle domande che “casualmente” chiedono ciò che lui sa già rispondere, e tutti i discorsi finiscono per parlare di un personaggio o di una commedia del drammaturgo siciliano che si fece amico del Duce per poter avere i teatri.

Fino a quel momento lo spettacolo, più che uno spettacolo sembra una lezione ed il pubblico comincia a chiedersi il perché di una band di quattro strumenti accompagni il comico, è presto detto, Rossi canta e lo fa alla sua maniera esattamente come aveva fatto insieme a Jannacci ad un festival di Sanremo di molti anni fa.

La storia della madre con le due figlie che organizzano feste e che dopo la morte del padre in un night  sono costrette a sacrificare una delle ragazze ad un matrimonio che garantisca a tutte il sostentamento, alla fine è solo il LA’, poi ci sono tutti, Uno nessuno centomila, Il berretto a sonagli, e tutte le altre storie create dal premio Nobel.

Poi, siccome il sogno di ogni attore è quello di morire in scena rendendo spettacolo anche l’ultimo sospiro, Paolo Rossi recita la propria morte, e li, finalmente è quello che tutti si aspettavano, l’attore straordinario, che alla fine ha riscosso grandi applausi regalando al pubblico che aveva gremito il Corsini finalmente un saggio di grande teatro e di sagace umorismo.

Peccato per l’inizio.

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