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"Non sei Verstappen": pazienza finita con Antonelli

Andrea Kimi Antonelli sotto accusa: Ralf Schumacher lo paragona a Verstappen e avverte la Mercedes. Errori, delusioni e rischio di addio anticipato al team.

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Ralf Schumacher bacchetta il giovane talento Mercedes: errori ripetuti e aspettative fuori misura stanno mettendo a rischio il suo futuro in Formula 1.

Il debutto in Formula 1 non è mai una passeggiata, soprattutto quando arriva in una scuderia come la Mercedes e prendi il posto di un'icona come Lewis Hamilton. Andrea Kimi Antonelli, giovane promessa del motorsport italiano, si trova ora nel mirino delle critiche. Tra prestazioni altalenanti, errori pesanti e un paragone costante con Max Verstappen, la pazienza del paddock sembra arrivata al limite.

Ralf Schumacher, ex pilota e oggi opinionista senza peli sulla lingua, ha espresso la sua frustrazione nei confronti del bolognese, lasciando intendere che il tempo a disposizione del rookie per dimostrare il suo valore si sta esaurendo.

Antonelli, un talento sotto pressione

Parlando al canale tedesco Formel1.de, Ralf Schumacher non ha usato mezzi termini: "Antonelli non è Verstappen. Deve smettere di correre rischi inutili e trovare un equilibrio". L'ex pilota ha riconosciuto che un periodo di adattamento è normale, ma ha chiarito come la Formula 1 non possa concedere margini infiniti: "Non è un pony club, qui bisogna spingere forte ma senza perdere la testa".

Il momento più brillante della stagione di Antonelli resta il podio conquistato in Canada. Da lì in poi, però, la discesa è stata rapida: errori in pista, strategie personali azzardate e una pressione sempre più ingombrante. Nemmeno la rimozione degli aggiornamenti alle sospensioni, indicata inizialmente come causa dei problemi, è riuscita a cambiare la situazione.

Antonelli, un talento sotto pressione

Toto Wolff, team principal Mercedes, ha sempre difeso il suo giovane allievo, provando a proteggerlo dalle critiche e abbassando le aspettative. Già al debutto, quando Antonelli aveva chiuso malamente la sua prima sessione di prova a Monza, Wolff aveva invitato tutti alla calma. Col passare dei mesi, però, anche il manager austriaco ha iniziato a lasciar trapelare segni di insofferenza. Dopo il Gran Premio d'Olanda, ha ammesso che i “momenti da strapparsi i capelli” sono stati più delle soddisfazioni. A Monza, nel weekend di casa per il giovane italiano, Wolff ha parlato di “delusione”, segnale chiaro che la fiducia non è illimitata.

Se la situazione non dovesse migliorare in tempi rapidi, le conseguenze potrebbero essere drastiche. Schumacher ha ventilato addirittura l'ipotesi di un addio anticipato a Mercedes: "Forse sarebbe meglio per lui correre in una squadra più piccola, come Alpine, dove la pressione è minore e avrebbe più tempo per crescere".

Un eventuale cambio di casacca, secondo alcuni addetti ai lavori, potrebbe davvero rappresentare una svolta positiva. Antonelli, lontano dalle ombre ingombranti della Mercedes e dai paragoni impossibili con Verstappen, avrebbe lo spazio per commettere errori senza pagarli a caro prezzo.

Il confronto con Max Verstappen, 3 volte campione del mondo, è stato da subito il fardello più pesante sulle spalle di Antonelli. L'arrivo in Mercedes dopo Hamilton ha creato aspettative irrealistiche, alimentate da media e tifosi in cerca di un nuovo fenomeno. Ma come ha ribadito Schumacher, "non deve prendersela: semplicemente, non è Max". Il futuro di Andrea Kimi Antonelli resta appeso a un filo.