Mugello. La Cna presenta la maternità per le artigiane. Come fare... © n.c.
Maternità e tutele anche per le lavoratrici autonome. Opportunità che non tutti, forse, conoscono. E proprio per questo la Cna del Mugello ha pensato di lanciare una campagna informativa rivolta in particolare alle imprenditrici artigiane, che è sostenuta dal Comune di Borgo San Lorenzo: “Voglio essere mamma. Maternità anche se lavori in proprio” è l’opuscolo che è stato realizzato dalla Cna, e sarà distribuito e diffuso a lavoratrici autonome e imprenditrici artigiane del Mugello.
La presentazione si è tenuta significativamente per l’8 marzo. Anche per le lavoratrici autonome, infatti, esistono nell’ordinamento tutele specifiche sulla maternità per conciliare tempi di vita familiare con il lavoro. E’ possibile grazie all’indennità di maternità corrisposta dall’Inps e alle opportunità previste dalla Legge 53/2000.
Ormai da diversi anni anche le lavoratrici autonome, artigiane e commercianti, hanno diritto, indipendentemente dall’effettiva astensione dal lavoro, ad una indennità giornaliera di maternità per i 2 mesi precedenti la data effettiva del parto e per i 3 mesi successivi al parto.Il trattamento giornaliero è pari all’80% della retribuzione minima del commercio e dell’artigianato (circa 930 euro mensili). Ed oltre a queste tutele, la legge individua anche una serie di interventi finalizzati ad incidere sulla cultura organizzativa dell’impresa, con l’intento di radicare prassi che possano favorire la presenza femminile nei luoghi di lavoro.
“L’esperienza ha però insegnato che le “buone prassi”, peraltro incentivate con finanziamenti che ne alleggeriscono l’onere gravante sull’impresa - sottolinea Adriano Gabellini, presidente Cna Area Nord-Ovest -, sono state promosse e realizzate quasi esclusivamente dalle grandi imprese. Si rende quindi necessario intervenire con misure che permettano alle politiche di conciliazione di raggiungere in modo ramificato tutto il tessuto produttivo e particolarmente le piccole e medie imprese ed i lavoratori autonomi.
Occorre che la conciliazione tra lavoro e famiglia divenga una pratica diffusa, superando una fase, purtroppo ancora di sperimentazione che, seppur meritevole, resta però troppo marginale ed elitaria”.
La normativa prevede tra l’altro il sostegno economico alle aziende che attuino interventi per consentire alla lavoratrice madre (o al padre) di usufruire particolari forme di flessibilità del lavoro, di attivazione di part-time reversibili, di programmi di formazione per il reinserimento di lavoratori e lavoratrici dopo il periodo di congedo per maternità, paternità e parentale. Sono previsti anche contributi economici per realizzare progetti che consentano ai titolari di impresa di avvalersi della collaborazione o sostituzione di soggetti in possesso dei necessari requisiti professionali, per esigenze legate alla maternità o alla presenza di figli minori.
“E’ un’iniziativa concreta, utile - afferma il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini -, per far conoscere il più possibile questa opportunità di cui anche le lavoratrici autonome e imprenditrici artigiane possono beneficiare, e dunque la sosteniamo in pieno”. Gli fa eco l’assessore alle Politiche di Salute Silvia Giovannini: “Investiamo il 10% del bilancio comunale negli asili nido, per offrire alle mamme e ai piccoli servizi di qualità e momenti educativi di crescita. E l’impegno è a continuare a migliorare e ad ammodernare i servizi”.
Da una parte quindi:
La legge 53/2000 permette di ottenere contributi per la sostituzione dell’imprenditrice artigiana, della commerciante e della lavoratrice autonoma che si assenta dal lavoro per accudire e assistere figli minori.
A chi si rivolge: a tutti i lavoratori autonomi, imprenditori e liberi professionisti.
Cos’è:un contributo degli oneri sostenuti per farsi sostituire da altro lavoratore autonomo o dipendente durante l’assenza per accudire o assistere figli minori, la misura del contributo può arrivare fino all’80% di tutti gli oneri sostenuti. Il progetto può prevedere una sostituzione totale o parziale e si articola su 12 mesi.
Come ottenere l’indennità: attraverso la presentazione di un progetto nei termini previsti dal bando del dipartimento per le Politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dall’altra L’indennità di maternità:
Cos’è: le titolari di imprese artigiane, le commercianti e le lavoratrici autonome hano diritto a percepire una indennità giornaliera di maternità per un periodo complessivo di 5 mesi. L’importo giornaliero è fissato in 35,59 euro, che corrispondono a circa 930 euro mensili.
A chi spetta l’indennità: l’indennità viene riconosciuta per i 2 mesi precedenti la data del parto e per i 3 mesi successivi, indipendentemente dall’effettiva astensione dal lavoro della lavoratrice autonoma, ed è erogata sia in caso di parto prematuro, sia in caso di parto successivo alla data presunta. L’indennità di maternità spetta anche in caso di adozione o di affidamento per i 3 mesi successivi all’effettivo ingresso del minore nella famiglia.
Come ottenere l’indennità: occorre la qualifica di lavoratrice autonoma, rilevabile dall’iscrizione nella relativa gestione previdenziale. L’indennità è erogata dall’Inps, previa domanda della lavoratrice da presentare dopo il parto ed entro un anno dall’evento.
Presso la sede Cna del Mugello è attivo un punto informativo per ulteriori informazioni e chiarimenti.
Nella foto: la presentazione alla Cna di Borgo San Lorenzo in occasione della Festa della Donna. (clicca per ingrandire)


