Sono quasi 200 i volontari (regionali, della Città Metropolitana e dei Comuni coinvolti) che, organizzati in 60 squadre, hanno preso parte oggi alla conclusione della tre giorni di esercitazione della Protezione civile che ha simulato un terremoto in Mugello. Al centro delle attività l'emergenza in tutte le sue possibili declinazioni, dal soccorso alla popolazione, alla messa in sicurezza di strade ed edifici e alla salvaguardia degli animali nelle località colpite.
La giornata di oggi è stata interamente dedicata alla verifica e all'aggiornamento delle informazioni sulle aree di emergenza, vale a dire le aree presenti nella pianificazione della zona (Mugello, Valdarno e Valdisieve) e destinate, in caso di terremoto, ad accogliere la popolazione e i soccorritori (scuole, palestre, tendopoli e campi base).
Accompagnate dal personale della Regione Toscana, della Città metropolitana e dei Centri intercomunali, le squadre di volontari hanno verificato, facendo sopralluoghi in 120 luoghi strategici, la qualità delle aree di ricovero, l'accessibilità per popolazione e mezzi pesanti, la possibilità di trasformarne altre, lontane dai centri abitati, in luoghi di riparo temporaneo per la popolazione. Non è tutto. Sono stati testati anche gli itinerari di soccorso e i possibili punti critici presenti sulla viabilità.
Positivo il giudizio degli organizzatori sulla tre giorni che, oltre a dare indicazioni essenziali per le operazioni di soccorso, ha contribuito, attraverso il coinvolgimento massiccio del volontariato, a sensibilizzare i cittadini e a favorine la partecipazione alla vita della comunità. Una partecipazione che, come sottolinea il responsabile della Protezione civile regionale Bernardo Mazzanti, "è molto importante per il corretto e tempestivo funzionamento dei soccorsi in emergenza".
Giotto 2019", chiusura con 200 volontari per il test sul sisma nel Mugello
Giornate di prove su soccorso a persone, infrastrutture e zootecnia
sab 28 settembre 2019- 208