Nostra Regina © Circolo Arci di Bivigliano
Bivigliano (FI), 29 giugno 2025 – Domenica 29 giugno alle ore 18:30, presso il Circolo Arci di Bivigliano, lo scrittore e giornalista Mimmo Sammartino presenterà il suo ultimo libro “Nostra Regina dei burroni e delle mosche”, edito da Exòrma. L’evento si inserisce nella rassegna “Un mondo dentro un libro”, iniziativa dedicata alla promozione della lettura, con ingresso libero.
Durante l'incontro l’autore dialogherà con i giornalisti Michele Brancale, Nicola Coccia e Marcello Mancini, con la conduzione a cura di Sebastiana Gangemi.
Il romanzo si distingue per una narrazione originale e profondamente poetica, che unisce lirismo, memoria storica e tensione etica. Ambientato durante la Prima guerra mondiale, nell’agosto del 1916, sul tragico scenario della battaglia dell’Isonzo, il racconto prende voce da una figura inaspettata: un’asina di nome Regina.
Carica inizialmente di vettovaglie, Regina si muove tra crepacci e trincee per portare conforto ai soldati stremati. Ma quando le vengono imposti fucili e munizioni, sceglie la disobbedienza. Rifiuta di farsi strumento di morte e, con determinazione, oppone il proprio corpo fragile e resistente alla logica della guerra.
Con compassione e profondità simbolica, Sammartino racconta la storia di questa creatura mite ma ribelle, che diventa emblema di cura, pacifismo e resistenza silenziosa. L’asina Regina non solo si oppone al conflitto, ma si fa voce della speranza e della vita, in una narrazione capace di esaltare la dolcezza della diserzione e la dignità della scelta.
Attraverso il racconto di Regina, Sammartino compone un vero e proprio inno alla pace, alla compassione e all’alleanza tra i viventi, restituendo con delicatezza l’orrore della guerra e il coraggio di chi, anche nella forma più umile, osa dire “no”. Un’opera che si muove tra mito e memoria, che regala al lettore un’immagine nuova della resistenza, più intima e luminosa.
L’incontro al Circolo Arci di Bivigliano rappresenta un’importante occasione per riflettere sulla potenza della parola narrativa come strumento di memoria e di coscienza civile.


