Maxi richiamo Stellantis per alto rischio di sicurezza: 19 incendi segnalati - okmugello.it © N. c.
Un richiamo che coinvolge centinaia di migliaia di veicoli 4xe riporta l’attenzione sulla sicurezza delle batterie e sui controlli richiesti dalle autorità statunitensi.
Il richiamo annunciato da Stellantis negli Stati Uniti ha riportato in primo piano il tema della sicurezza dei SUV ibridi plug-in, un settore cresciuto molto negli ultimi cinque anni. L’azienda ha comunicato che circa 375.000 veicoli, tra cui Jeep Wrangler 4xe e Grand Cherokee 4xe, presentano un rischio legato alle batterie ad alta tensione, già coinvolte in 19 episodi di incendio registrati tra il 2020 e il 2024. L’avviso, diffuso nelle scorse ore e confermato da Reuters a Detroit, chiede ai proprietari di non ricaricare i veicoli e di parcheggiarli all’aperto fino all’intervento tecnico definitivo. Parte dei modelli richiamati riguarda vetture prodotte tra il 2020 e il 2025, mentre per il Grand Cherokee le annualità coinvolte vanno dal 2022 al 2026. La casa automobilistica ha indicato che una soluzione è vicina, anche se i controlli da eseguire non saranno immediati. Una quota molto rilevante, circa 320.000 unità, è registrata sul territorio statunitense, dove la National Highway Traffic Safety Administration segue da vicino il caso.
Le indagini sulla rete 4xe e il ruolo delle batterie prodotte da Samsung SDI
Il richiamo comunicato da Stellantis rappresenta un nuovo capitolo in una serie di controlli avviati nel 2024, quando un precedente difetto aveva già portato al richiamo di 154.000 SUV ibridi. In questo nuovo intervento le autorità statunitensi hanno chiesto verifiche approfondite sulle batterie prodotte da Samsung SDI, ritenute al centro di diversi incidenti registrati negli Stati Uniti. Secondo le prime informazioni, uno degli incendi analizzati dalla NHTSA nei primi mesi dell’anno avrebbe mostrato le stesse caratteristiche tecniche del guasto individuato nei modelli Wrangler e Grand Cherokee coinvolti oggi. Gli ingegneri del gruppo hanno analizzato congiuntamente le celle, le schede di controllo e il comportamento termico dei moduli, ricostruendo una sequenza che in alcuni casi avrebbe portato a un surriscaldamento incontrollato.

Le autorità federali, che già nel 2021 avevano chiesto a Stellantis di installare aggiornamenti software per monitorare le tensioni anomale, hanno comunicato che i veicoli riparati dopo il richiamo precedente dovranno essere ricontrollati. La NHTSA ha sottolineato un punto considerato cruciale dagli ispettori: non è escluso che alcuni modelli già passati in officina possano presentare ancora rischi, motivo per cui la procedura sarà ripetuta anche su vetture “già risolte”. La decisione è arrivata dopo un confronto con gli stabilimenti dell’Indiana e del Michigan, dove sono stati esaminati i pacchi batteria coinvolti.
All’interno del gruppo Stellantis la risposta è stata rapida, già, e i tecnici hanno assicurato che il piano di intervento prevede la sostituzione di componenti specifiche. Fonti interne, riportate dalla stampa specializzata americana, parlano di un aggiornamento tecnico che dovrebbe ridurre la possibilità di dispersioni interne e stabilizzare il comportamento termico del sistema 4xe. I dati preliminari forniti alla NHTSA mostrano che alcuni modelli hanno registrato un aumento localizzato della temperatura nelle fasi di ricarica domestica, circostanza che ha portato all’indicazione di evitare l’uso della colonnina finché l’intervento non sarà completato.
L’ampiezza del richiamo interessa in particolare gli Stati Uniti, dove i modelli Wrangler 4xe sono tra i più venduti della categoria plug-in. Per il mercato europeo non sono state diffuse indicazioni al momento, ma l’evoluzione nelle prossime settimane potrebbe estendere le verifiche ad altri territori, come già accaduto nel richiamo precedente. Le indagini in corso, avviate tra Washington e Auburn Hills, puntano a definire con precisione la causa dei malfunzionamenti per evitare nuovi episodi. In attesa della soluzione definitiva, ai proprietari resta l’indicazione di adottare misure precauzionali che riducano i rischi, parcheggiando i veicoli all’aperto e sospendendo la ricarica.
Le ricadute per il mercato ibrido plug-in e il confronto tra produttori sulla sicurezza
Il richiamo coinvolge un segmento strategico per il mercato nordamericano, dove i SUV ibridi plug-in rappresentano una fetta crescente delle vendite grazie agli incentivi federali e alla domanda di modelli con maggiore autonomia elettrica. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle batterie agli ioni di litio, già analizzate negli ultimi anni da università e centri di test come il laboratorio UL di Northbrook, che nel 2023 aveva segnalato un aumento delle verifiche su celle provenienti da diversi fornitori asiatici. In questo contesto il caso Stellantis assume un peso specifico perché riguarda un numero elevato di veicoli già circolanti e perché coinvolge modelli molto diffusi, come il Wrangler, dove la tecnologia 4xe ha contribuito a rilanciare il marchio nel segmento elettrificato.
Il tema della sicurezza delle batterie non riguarda esclusivamente Stellantis. Anche altri costruttori, tra cui Ford e General Motors, hanno avviato richiami negli ultimi anni per difetti di produzione in modelli elettrici e ibridi. La frequenza di tali richiami, seppur relativa rispetto al numero complessivo di veicoli elettrificati venduti, ha portato la NHTSA a rafforzare i protocolli di controllo sulla gestione termica. L’agenzia, secondo quanto riferito in un documento del 2024, ha chiesto alle case automobilistiche di comunicare in anticipo eventuali anomalie rilevate nei pacchi batteria, così da intervenire in modo più rapido. Questo approccio spiega anche la scelta di richiamare veicoli già sottoposti a intervento, in attesa di una soluzione definitiva e verificabile.
L’episodio ha implicazioni anche sul rapporto tra produttori e fornitori. Le batterie Samsung SDI, impiegate in una vasta gamma di modelli, sono state esaminate passo dopo passo dagli ingegneri, che hanno analizzato la struttura interna delle celle per individuare condizioni di stress non previste in fase progettuale. La collaborazione tra Stellantis e la società coreana si concentra ora sulla revisione della linea di produzione e su controlli aggiuntivi pensati per garantire una maggiore stabilità. È un lavoro che richiede tempo, eppure necessario per un settore che punta a crescere in modo stabile nei prossimi anni.
In attesa della conclusione delle indagini, resta l’indicazione diffusa ai proprietari: mantenere i veicoli all’aperto, evitare la ricarica e attendere la campagna di riparazione ufficiale. Un richiamo di questa portata mostra quanto il tema della sicurezza resti centrale nell’evoluzione dei modelli elettrificati, nonostante i progressi registrati nella progettazione delle batterie e nella gestione termica dei sistemi ibridi.


