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Marradi sotto la soglia dei 3mila abitanti. L'opposizione lancia l'allarme

Il documento della lista SiAmo Marradi che traccia il punto di questi anni di amministrazione

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Popolazione straniera Popolazione straniera © Gerd Altman
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Il puntio della situazione locale a cura della lista SiAmo Marradi:

MARRADI sotto soglia tremila abitanti, occorre un vero cambio di passo. Trascorsi tre anni dell’inizio della attuale consiliatura comunale riteniamo di fare il punto della situazione politica amministrativa marradese. In questa prima esperienza abbiamo trovato un Sindaco a volte disponibile a raccogliere, copiare, condividere e qualche volta attuare le nostre idee e questo ha aggiunto produttività alla nostra intensa attività istituzionale di controllo esercitata in Consiglio Comunale.

Nella nostra attività mai pregiudiziale verso la maggioranza ed il Sindaco abbiamo registrato come ai buoni propositi ed ai progetti spesso non completati abbia corrisposto un passo troppo lento in un momento storico dove spingere sull’acceleratore sarebbe stato più che mai essenziale. Una macchina comunale ridotta all’osso tappa con pochi dipendenti fra l’altro in transito che appena arrivati mirano ad altre sedi modello organizzativo poco efficiente perché “mordi e fuggi” che fa il paio con una situazione di Bilancio molto difficile ed una rotazione degli assessori assai inusuale. I momenti di confronto politico e sociale spesso individuati ma quasi mai attivati o utilizzati: ad oggi la commissione straordinaria per il commercio e turismo non ha mai preso avvio così come non è mai stata convocata la seconda commissione per eleggere il Presidente, nelle more di una opportuna modificazione dello Statuto condivisa che giace da tanto tempo nei cassetti ma che non ha trovato spazio negli ordini del giorno dei Consigli comunali.

Una politica di rilancio turistico che procede a spizzichi e bocconi con qualche accelerata e momenti troppo lunghi di pausa, non utilizzati per una minuziosa costruzione di opportunità di svago e di un tessuto ricettivo adeguato ed inoltre molto soggetta a risorse esterne al Comune. Una spirale di pseudo inaugurazione di opere che si esauriscono in propaganda e rimangono inutilizzate nel loro limbo. La peggior e irrisolta criticità riguarda sempre e comunque il fatto che Marradi continua a vivere nonostante i proclami in un “terzo mondo digitale” che in tre anni non ha visto alcun miglioramento significativo. Il drammatico contesto della Pandemia ha poi accentuato l’assoluta assenza della Regione Toscana in un contesto di pandemia mettendo in evidenza la carenza dei servizi sociali e sanitari nei confronti dei piccoli comuni marginali della montagna come Marradi contribuendo ad allargare la differenza di trattamento fra cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Attendiamo, in verità con preoccupazione, che “si consumi” la fine dello spot elettorale del 2018, su Villa Ersilia e l’ex Ospedale figlio di promesse e soldi contesi “scippati” tra cattivi compagni toscani di rito renziano e lettiano, dato per terminato nel 2019, oggi rilanciato nella Piazza paesana a festa per San Lorenzo con comizio politico sotto le stelle e moscerini a far da cornice all’ennesimo spot elettorale da due milioni di euro. In questi anni la crisi demografica non ha rallentato anzi si è accentuata insieme all’esodo di molte famiglie riducendo la popolazione residente abbondantemente sotto la soglia dei tremila abitanti. Il comune di Marradi continua ad essere per reddito pro capite uno dei più poveri della intera Regione e nessun cenno di ripresa od inversione di tendenza è in atto.

In questa situazione di declino acclarato noi continuiamo in modo puntiglioso a combattere la cultura della rassegnazione ad una qualità della vita in regresso e ad offrire il nostro impegno per tentare una qualche inversione di tendenza che faccia uscire il Comune dalle secche della marginalità economica e sociale in cui versa al di là delle belle speranze e delle fatue apparenze.

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