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Marradi. Forza Italia ricostruisce la vicenda dei Marron Glaces ed il suo epilogo

Afferma: “Giù le mani dai marrons glaces” era stato il grido di guerra. E ancora: "Purtroppo l’obbiettivo proclamato è stato mancato"

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Uno degli articoli in cui si chiedeva di salvare la prestigiosa produzione. Inviatoci da Ridolfi Uno degli articoli in cui si chiedeva di salvare la prestigiosa produzione. Inviatoci da Ridolfi © La Nazione
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Spiega una nota di Rodolfo Ridolfi:

“Giù le mani dai marrons glaces” era stato il grido di guerra lanciato dal Sindaco renziano di Marradi, subito fatto proprio da tutte le istituzioni, dai sindacati e dai partiti ben consapevoli che senza quella produzione principale la fabbrica e soprattutto il territorio si sarebbe fortemente indebolito. Purtroppo l’obbiettivo proclamato è stato mancato.

La vertenza dell’Ortofrutticola di Marradi, si è conclusa sì con la riapertura dello Stabilimento ma mutilato della produzione e confezionamento dei marrons glaces. Italcanditi non ha ceduto di un millimetro sul punto trasferendo completamente la produzione ed il confezionamento della produzione di punta dei marrons glaces nello stabilimento di Bergamo ed uscendo definitivamente di scena restituendo lo stabilimento impoverito all’imprenditore da cui lo aveva acquisito nell’estate del 2020: Gaetano De Feo.

Sindacati ed Istituzioni che fin dal dicembre scorso sedevano al tavolo regionale insieme a De Feo ed Italcanditi non hanno ritenuto di aprire un tavolo nazionale come proposto dal Vice Ministro Teresa Bellanova ed hanno chiuso la vicenda. Non chiarissimo risulta il presunto coinvolgimento nella produzione dei marrons glaces a Marradi di Prada il cui interessamento era stato ventilato, come riportato sui giornali, da Regione e Sindacati.

Che l’epilogo dell’ex Ortofrutticola del Mugello non sia ottimale, e la soluzione definitiva ed affidabile, al netto della propaganda del centro sinistra, lo dimostra il fatto che il tavolo regionale rimarrà aperto al fine di monitorare l’andamento della impresa, ma soprattutto per ricercare tutte quelle opportunità e soluzioni che recuperino il tessuto produttivo di Marradi legato al Marrone. Sia nel consiglio comunale di Marradi, che in quello della Città Metropolitana e dell’Unione dei Comuni le forze del centro destra unitariamente hanno confermato le posizioni che erano state di tutte le istituzioni durante la lotta per una soddisfacente risoluzione della crisi dell’ex ortofrutticola del Mugello ed ha avanzato proposte sottolineando come sia  necessario, non solo monitorare costantemente la situazione della fabbrica, ma, ricercare nuove opportunità che facciano rinascere la filiera del marrone dopo la mutilazione subita chiedendo alle istituzioni di  verificare se esistono margini e condizioni a riprendere contatti con l’ amministratore di Prada e/o ricercare nuovi partner interessati a produrre i Marrons glaces  insediando ex novo la produzione dei marrons glaces a Marradi, anche con la nascita di una cooperativa di donne.

Occorre quella concreta soluzione ed impegno promesso dalle istituzioni capace di attenuare i gravi effetti negativi dell’impoverimento della economia locale che la perdita della produzione dei marrons glaces di Marradi ha determinato.

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