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Ma questi lavori chi li fa? Varie osservazioni su quelli fatti sulla Faentina

La risposta del Sindaco Borchi e dell'Arch Biancamano della città Metropolitana

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Gardrail arrugginito sulla Faentina Gardrail arrugginito sulla Faentina © nn
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Un nostro lettore ci invia una sua segnalazione che pubblichiamo di seguito, rispetto ai lavori in atto sulla strada statale Faentina. Lavori che durano ormai da molto tempo o che non sono mai iniziati, vedi il ponte in zona La Brocchi. Altri lavori sono iniziati e conclusi ma, secondo il nostro lettore, fatti non in maniera idonea. Guardrail appena installato è già completamente arrugginito e altro, hanno destato l'attenzione del nostro lettore.

Abitando sulla Faentina tutte le volte che esco di casa mi devo sorbire i sensi unici alternati su questa strada. Quello fra Caldine e Olmo per frana, quello a Faltona per l’argine pericolante e quello prima di Borgo per il ponte a la Brocchi. Tutti lì da mesi o anni senza alcun segno di lavori per sistemare i problemi. La scorsa estate si era aggiunto anche quello del ponticello su un fosso fra Olmo e Mulinaccio, al km 16, per istallarci dei guardrail, ma in questo caso almeno c'era qualcuno a lavorare. Adesso i lavori sono finiti e la strada è stata riaperta alla circolazione normale, ma come sono stati fatti questi lavori?

Dopo pochi mesi dal completamento il guardrail appena installato è già completamente arrugginito! Mentre quello precedente che è lì da anni è ancora in ottime condizioni. Ma che materiale hanno usato? Anche i paletti di sostegno sono completamente arrugginiti! A parte l'aspetto estetico quale sicurezza potranno dare questi guardrail in caso di incidente una volta che saranno completamente marci? Senza contare che secondo il DM n.114 del 17-05-2019 tutte le barriere stradali di nuova istallazione, oltre che essere marcate CE, devono essere munite di dispositivi di ritenuta testati con la Specifica Tecnica UNI CEN/TS 1317-8, “posti in opera espressamente per proteggere il conducente e/o il passeggero, caduto dal motociclo o ciclomotore, che, scivolando sul piano stradale, si diriga verso la barriera di sicurezza”, di cui invece non c'è traccia.

Ma anche se solo un ciclista o un pedone, magari stretti da un’auto visto che non ci sono banchine né tanto meno marciapiedi, strisciasse contro questi guardrail si prenderà il tetano? Qualcuno controlla sulla corretta esecuzione dei lavori prima di pagarli?
Inoltre al lato della strada fra la strada e il fiume ci sono dei rifiuti che a prima vista sembrerebbero residui abbandonati dai lavori
di costruzione, come secchi di materiali edili e residui dei pasti del personale. La strada è regionale (SR 302), quindi la responsabilità sulla corretta esecuzione dei lavori spetterebbe alla Regione, ma anche i comuni e la città metropolitana dovrebbero esercitare i loro poteri di sorveglianza.

Lettera firmata

 

La risposta del Sindaco Borchi

Buondì Piero, ti do del tu spiegando a chi legge, che ci conosciamo bene.

Per quando riguarda la manutenzione della SR 302 Faentina, questa è a carico della Città Metropolitana, a cui rimando il compito di entrare nel merito dei tuoi rilievi.

Mi permetto solo di segnalarti che, per quanto vedo dalle foto, il materiale che tu indichi come "già completamente arrugginito, nasce così: si tratta di cor-ten: Il corten si caratterizza per la sua patina marrone scuro, mentre il ferro si arrugginisce e assume un colore rosso!

 

Riguardo alla situazione della Faentina segnalata dal nostro lettore, arriva il chiarimento del Arch. Biancamano della Città Metropolitana

 

Come già detto dal Sindaco la barriera metallica è acciaio corten,  che forse Lei non conosce ma è un acciaio molto apprezzato che lo scelgono per le sue qualità cromatiche e per la sua eccellenza tecnica.
Il tipo di materiale con cui realizzare le barriere è stato prescritto in sede di Conferenza dei servizi da Enti per la tutela del vincolo dell'area oggetto dell'intervento (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato).

Posso capire che non a tutti può piacere quel tipo di finitura estetica che è quella tipica dell’invecchiamento con la patina che Lei ha notato.

 Nel caso specifico la normativa sui DSM (DM 114/2019) non è prescrittiva sul tratto in esame.

Nel lato destro (in direzione Borgo S.L.)  nella banchina stradale sono presenti dei rifiuti che costantemente vengono abbandonati da persone incivili.

Anche durante i lavori abbiamo tolto dei rifiuti nella zona del cantiere ma vengono spesso abbandonati nel trattotra Olmo e Polcanto.

Chiedo al sindaco se è opportuno che nella zona sia attivato un servizio per il controllo degli scarichi di rifiuti.

In riferimento agli altri tratti semaforici sulla SR 302 presso il Ponte in Localià La Brocchi i lavori sono stati già consegnati alla ditta ed è stato già eseguito la deviazione che a breve sarà obbligatoria, anche il cantiere della frana tra Caldine e Olmo nel giro di poche settimane sarà consegnato alla ditta.

Per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione

Distinti Saluti

Arch. Giuseppe Biancamano

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Commenti 1
  • Piero Mazzinghi

    Prendo atto del chiarimento dell’Arch. Biancamano, che ringrazio, e mi scuso per la mia cattiva interpretazione. Resta il fatto che non mi è chiaro come questi guardrail ossidati migliorino il paesaggio, anzi, personalmente mi sembrano veramente brutti. Forse perché sono meno visibili, anche se per la sicurezza stradale sarebbe meglio che tutto ciò che sta ai bordi della strada fosse ben visibile, tanto che spesso nelle curve vengono posti dei pannelli catarifrangenti sopra i guardrail con delle grosse frecce ad indicare la direzione. Ma la sicurezza stradale evidentemente alla soprintendenza non interessa, come non interessa che questo acciaio sia più costoso. Del resto non interessa nemmeno che i pannelli fotovoltaici rossi siano meno efficienti e più costosi di quelli normali…

    rispondi a Piero Mazzinghi
    mar 13 febbraio 10:11