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Un gruppo di professionisti della riabilitazione del Mugello lancia un appello accorato contro l’ipotesi di frammentare e ridimensionare il servizio riabilitativo territoriale, da decenni punto di riferimento per tutta la popolazione dell’area.
In una lunga lettera, ripercorrono la storia del servizio nato negli anni ’80, sottolineando l’efficacia di un modello integrato e trasversale per fasce d’età e patologie, che ha garantito prestazioni di qualità e un’elevata preparazione del personale. A seguire la lettera integrale:
Forse è bene fare un po’ di storia della Riabilitazione nata in Mugello prima degli anni ’80, con due soli fisioterapisti. Nell’‘81 diventiamo 3 e ci organizziamo per coprire sia tutti gli ambulatori dei vari Comuni del Mugello che l’Ospedale. Nell’anno ‘88, con un concorso, vengono assunti altri 6 fisioterapisti e nasce così l’ambulatorio di Viale Pecori Giraldi dove, oltre al servizio di fisioterapia, viene creato un ambulatorio di masso-fisioterapia che, negli anni, con orario continuato di 12 ore giornaliere, servirà tantissima popolazione...
Inoltre viene attivato un servizio di prestito ausili per le persone disabili, servizio che poi nel ‘95 viene esteso a tutta la Azienda 10 di Firenze, in cui a quel punto tutti noi operatori entriamo a far parte.
In quegli anni, nel nostro servizio riabilitativo vengono a confluire anche gli insegnanti ortofonici del Centro Disabili Gravi, che abbiamo riqualificato, con molta formazione, in logopedisti per l’infanzia, gli adulti, gli anziani.
Naturalmente, tutti questi operatori hanno lavorato sia nell’ambulatorio centrale di Borgo che nei vari ambulatori distrettuali (Barberino, Marradi, Firenzuola, Dicomano) e nell’Ospedale; hanno inoltre, come tutti gli altri professionisti, seguito anche a domicilio i pazienti che, per le loro difficili condizioni cliniche, avevano necessità di essere seguiti a casa…
Tutto questo è stato possibile perché ogni operatore era chiamato a seguire tutti i tipi di patologie che affluivano al servizio, partendo da 0 a 100 anni. Questa organizzazione è stata sempre mantenuta anche quando abbiamo avuto da Firenze nuovo personale e ci siamo trasferiti nella sede più ampia di Piazza Martin Luther King.
Non essere suddivisi in operatori dedicati solo a specifiche fasce d’età (infanzia, o adulti, o anziani) ed avere una sede centrale dove almeno uno o due giorni della settimana ci coordinavamo tutti, ha permesso di fare formazione continua, scambi e confronti professionali sui trattamenti dei pazienti più complicati… nonché di seguire un’utenza sempre più ampia.
Vi segnaliamo che tuttora i nostri operatori, quando si confrontano con gli operatori di Firenze o di altre città, dove da sempre lavoravano suddivisi per settori e per fasce d’età, sono riconosciuti come portatori di un’ampia preparazione…!!
Quindi, il ritornare oggi al vecchio sistema di servizi per l’infanzia divisi dai servizi per adulti/anziani, sappiate che forse vi darà il plauso dei Dipartimenti avidi di avere personale da gestire, ma otterrete per la popolazione mugellana tante minori prestazioni in termini di quantità e servizi che, nel tempo, perderanno di qualità perché il personale inevitabilmente si dequalificherà.
Di tutto questo vi invitiamo ad averne cura, perché finora avete la disponibilità di operatori affiatati, preparati, vogliosi di aggiornarsi e che non si tirano mai indietro! A riprova, vi portiamo poi l’esempio degli Educatori, professionisti che partecipano alla nostra Unità Operativa, ma che storicamente hanno lavorato divisi per settori (Psichiatria, Sert, Servizi per l’infanzia): nella loro storia lavorativa hanno spesso lamentato di essere usati dai Dipartimenti in modo non corretto rispetto alle proprie competenze professionali e di aver avuto sempre tanti ostacoli nel proporre attività riabilitative per i pazienti, perché spesso non è stata compresa dai responsabili dei vari settori la loro specificità professionale. Inoltre, non hanno mai potuto svolgere servizi per gli anziani…
Ora anche la questione della sede serve a disgregare il servizio riabilitativo!
Vi segnaliamo che all’indomani del terremoto – intorno agli anni 2005 – che fece crepe nella struttura di Piazza Martin Luther King, come servizio ci muovemmo subito per trovare un’altra sede…
Trovammo una nuova sede sufficientemente ampia (1500 metri quadri) dove potevano essere allocati tutti i servizi di riabilitazione e tutti gli specialisti con i quali la Riabilitazione da sempre ha fortemente collaborato… e che da sempre operano sparsi nelle varie sedi della Zona.
Questa sede poteva essere acquistata (pagando le rate del mutuo con una cifra pari all’affitto mensile che avevamo all’epoca); c’era inoltre la disponibilità della Direzione Aziendale dell’ASL10 a trovare i soldi nei Fondi nazionali per le strutture extraospedaliere. La sede individuata era nell’area commerciale della Soterna, ma nonostante questo il servizio di Igiene Pubblica aveva già dato un parere informale favorevole… Bastava portare la cosa in Direzione Generale e forse era fatta!!
Ma il Responsabile di Zona di allora non ebbe né forza né coraggio di far fare quel salto di qualità al Servizio e, per non farlo, trovò la scusa che la nuova sede era nel Comune di Scarperia, mentre lui pensava che invece il Servizio dovesse essere ubicato a Borgo. Ma la Riabilitazione è sempre stata per tutti i Mugellani, per tutti i Comuni, e la Soterna era proprio nel cuore del Mugello…!
Quando ci ripensiamo ci cascano le braccia…!!
Ora dove li metterete tutti?? Ora volete dividerli per impoverirli, cioè ridurre, annientare un servizio che fra l’altro rispetta tutti i parametri di qualità, come testimonia il suo inserimento nell’Accreditamento regionale. Il Servizio è stato per tanti, tanti anni un fiore all’occhiello non solo per l’Azienda, ma apprezzato da chiunque ci conoscesse…!!
Vi consigliamo di pensare bene a quello che fate…! E di tener conto soprattutto dei dati che sono alla conoscenza di tutti e alla base di ogni programmazione.
L’Ufficio Regionale Europeo della Organizzazione Mondiale della Sanità, nel rapporto del 5/12/2022, ha dichiarato che il 44,9% della popolazione europea ha almeno una patologia che necessita di riabilitazione: questo, tradotto per il Mugello, significa che su 63.000 abitanti, 28.287 persone potenzialmente necessitano di interventi riabilitativi.
E quindi sarebbe un servizio che, a nostro avviso, per venire incontro ai bisogni crescenti (espressi dai dati) di una cittadinanza che invecchia sempre più, andrebbe notevolmente aumentato nei numeri di fisioterapisti, logopedisti, educatori ed anche integrato da tutte le figure riabilitative mancanti (terapisti occupazionali, podologi, audiometristi, psicomotricisti ecc.) e dalle figure specialistiche che mancano…!!
Quindi anche per la sede sarebbe da cominciare a pensare seriamente ad una sede unica e molto più grande di quella attuale.
Fiduciosi che l’Amministrazione Comunale di Borgo San Lorenzo, la Asl di Zona e l’Unione dei Comuni del Mugello vogliano salvaguardare un servizio estremamente necessario per la popolazione che rappresentano, attendiamo scelte coraggiose e non di ripiego…!!


