x
OK!Mugello

Carico fiscale, il peso grava sempre sui più deboli

La riflessione di Silvio Frascati: “Serve una riforma radicale per ristabilire giustizia sociale”

  • 149
tasse tasse © DP
Font +:
Stampa Commenta

Gentile Direttore, desidero sollevare una questione cruciale che, nonostante venga discussa da decenni, continua a rimanere irrisolta: la sproporzione del carico fiscale. Come è noto, il peso maggiore per sostenere la spesa pubblica grava soprattutto su lavoratori dipendenti e pensionati, categorie più vulnerabili e già penalizzate.

Le recenti politiche governative hanno accentuato questo squilibrio, introducendo agevolazioni che finiscono per favorire chi evade. Penso, ad esempio, alle misure sulle cartelle esattoriali o all’estensione della flat tax fino a 100.000 euro per le partite IVA. A ciò si aggiungono i vantaggi concessi alle multinazionali e la persistente applicazione dell’IVA su imposte e tasse, un meccanismo che rende il sistema ancora più iniquo.

Neppure i governi di centrosinistra, quando al potere, hanno mai adottato politiche incisive per affrontare il problema. Eppure, basterebbe incrociare in modo sistematico i dati su patrimoni e redditi per smascherare l’evasione e ristabilire un minimo di giustizia sociale.

Con l’avvicinarsi delle elezioni, tuttavia, nessun partito sembra voler affrontare seriamente questa realtà per paura di perdere consensi.

Per questo motivo lancio una proposta volutamente provocatoria: azzerare tutte le imposte dirette e sostituirle con un’unica, massiccia imposta sui consumi, ovvero un’IVA molto elevata su ogni bene e servizio. In questo modo, i politici non potrebbero più temere di scontentare una singola categoria: scontenterebbero tutti, costringendosi finalmente ad affrontare il nodo della redistribuzione fiscale.

La ringrazio per l’attenzione.

Distinti saluti,
Silvio Frascati

 

Lascia un commento
stai rispondendo a