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Lentezze burocratiche e ritardi nella notifica: la denuncia di una cittadina del Mugello

Dopo quasi tre mesi di "giacenza" su di una scrivania, la cittadina ha dovuto ritirarla personalmente

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Una nostra lettrice ha condiviso la sua esperienza negativa con la burocrazia dell’Unione dei Comuni del Mugello, segnalando un grave ritardo nella consegna di un avviso giudiziario cruciale per una vicenda legale in corso. Nonostante il decreto di fissazione di udienza fosse datato 20 novembre 2023 e fosse pervenuto all'Unione dei comuni del Mugello il 22 novembre 2023, l'avviso le è stato consegnato solo il 3 febbraio 2024, con l'udienza prevista per il 6 marzo 2024.

Questo ritardo ha compromesso la possibilità della lettrice di costituirsi con un avvocato nei termini previsti, ovvero almeno 30 giorni prima dell'udienza, come richiesto dal Tribunale per i minorenni. Di fronte a questo intoppo burocratico, la cittadina ha dovuto richiedere, con l'assistenza legale, il posticipo dell'udienza, subendo ulteriori costi.

Nonostante una richiesta di chiarimenti inviata dall'Unione dei comuni del Mugello, non è pervenuta alcuna spiegazione ufficiale in merito al ritardo nella consegna dell'avviso giudiziario. Tale mancanza di risposta aggiunge frustrazione alla situazione già difficile vissuta dalla lettrice.

Questo caso sottolinea l'urgenza di migliorare i processi burocratici e garantire una maggiore efficienza nella gestione dei documenti giudiziari, al fine di tutelare i diritti dei cittadini e assicurare il corretto svolgimento delle procedure legali. La fiducia nei confronti delle istituzioni si basa sulla loro capacità di facilitare, piuttosto che ostacolare, la vita dei cittadini, soprattutto in contesti delicati come quello della giustizia.

La denuncia della nostra lettrice rappresenta un monito per tutte le entità coinvolte nella catena burocratica: è fondamentale agire con tempestività e responsabilità, evitando ritardi che possono avere ripercussioni significative sulla vita delle persone. Si auspica che situazioni simili possano trovare una risoluzione rapida e che si lavori attivamente per prevenire il ripetersi di tali disfunzioni.

A seguire la lettera della nostra lettrice:

Buonasera, intendo scriverVi a proposito di quello che mi è accaduto recentemente. La mattina del 3 febbraio ricevo dalla Polizia Municipale di Borgo San Lorenzo una telefonata che m'invita ad andare a ritirare c/o di loro degli atti del Tribunale per i minorenni. Ritiro gli atti e si tratta di un Decreto di fissazione di udienza. Sarebbe andato bene se non fosse che l'udienza è fissata per il prossimo 6 marzo e come riporta il Decreto non vi è il tempo utile per costituirsi con l'avvocato visto che non si può farlo che in un periodo antecedente l'udienza superiore ai 30 giorni. Ovvero il termine per la costituzione a mezzo difensore deve avvenire almeno 30 giorni prima di detta udienza. Inoltre il T.d.m. dispone che il termine di notifica sia non inferiore a 60 giorni liberi prima dell'udienza. Ora: il Decreto di fissazione di udienza riporta la data del 20/11/2023 e a margine delle 4 pagine è leggibile la dicitura e il numero di protocollo di arrivo degli atti all'Unione Montana dei comuni del Mugello (N. 0024153 del 22 novembre 2023).

Perché sono dovuti passare 2 mesi e mezzo prima che mi si trasmettessero questi atti importanti?
Sono delusissima dall'Unione Montana dei comuni del Mugello che ha trattenuto queste importanti notizie del Tribunale per i minorenni su una sua scrivania troppo tempo, tanto da dover richiedere con l'avvocato di posticipare l'udienza e quindi oltre la beffa il danno, visto che dovrò pagare l'avvocato anche per la richiesta che si è dovuta fare per forza di rinviare l'udienza.

Grazie
Lettera firmata

 

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