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Leclerc da brividi, l'omaggio è da pelle d'oca

L'omaggio del pilota francese della Ferrari fa emozionare: si tratta di una figura davvero iconica

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Leclerc, l'omaggio è da pelle d'oca Leclerc, l'omaggio è da pelle d'oca © youtube@skysport
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Accade spesso che i tifosi guardino ai propri campioni come a figure quasi mitologiche, sospese in una dimensione dove fatica, paure e fragilità non esistono. Sulla pista, in campo o sul ring, incarnano la perfezione tecnica, la forza mentale, il talento puro. Eppure, dietro il casco o la divisa, restano esseri umani, con gusti, passioni e debolezze che li rendono molto più vicini a chiunque. A volte, sono proprio i dettagli inattesi a svelarne la parte più autentica.

C’è chi, dopo un trionfo mondiale, non festeggia con champagne ma torna a casa per prepararsi una pasta semplice, perché quel rito vale più di mille brindisi. Oppure chi, nel mezzo di un calendario estenuante, trova sollievo nelle note di un vecchio vinile, ricordando l’infanzia passata tra le stanze di una casa in cui la musica non mancava mai. Altri ancora sorprendono per un hobby insospettabile, come la pittura, la cucina o il collezionismo.

Non sempre i campioni scelgono di raccontare queste sfumature, spesso custodite con discrezione. Ma quando lo fanno, l’effetto è dirompente: l’eroe si trasforma in persona, e il legame con i tifosi diventa ancora più forte. È ciò che è accaduto di recente con Charles Leclerc: il pilota monegasco ha deciso di regalare al pubblico un omaggio speciale, capace di emozionare tutti, ben oltre i confini della Formula 1.

L’omaggio di Leclerc che ha emozionato tutti: ecco di cosa si tratta

Nella carriera di un campione non c’è soltanto la pista. Molti piloti, lontano dai riflettori dei circuiti, scelgono di coltivare passioni parallele, quasi a rivelare lati nascosti della loro personalità. 

Charles Leclerc non fa eccezione: accanto alla velocità e alle curve della Formula 1, il monegasco ha intrapreso un’avventura inaspettata nel mondo della gastronomia, lanciando un marchio di gelati che porta la sua firma. Un progetto che non vive soltanto di marketing, ma che si nutre di riferimenti culturali, piccoli omaggi e citazioni che vanno ben oltre il paddock.

Il suo ultimo gesto ha colpito in particolare perché, in occasione della Giornata dei Mancini, Leclerc ha scelto di rendere tributo a un’icona che con il piede sinistro ha scritto pagine immortali di sport: Diego Armando Maradona. A lui ha dedicato una creazione speciale, simboleggiata da un barattolo di gelato al caramello salato, avvolto da una fascia da capitano celeste con la scritta “D10S” e accompagnato dal pallone di Messico ’86. Un dettaglio che ha immediatamente catturato l’attenzione degli argentini, trasformando i social in un fiume di commenti carichi di emozione.

Intervistato da ESPN, Leclerc ha parlato con naturalezza della sua nuova avventura imprenditoriale, concedendosi persino qualche frase in spagnolo. Ha spiegato che i suoi prodotti per ora resteranno concentrati in Europa, ma non ha escluso un futuro approdo in Argentina, ammettendo con un sorriso di conoscere bene il sapore del dulce de leche.

Il legame tra Maradona e Ferrari, d’altronde, non è nuovo. Indimenticabile l’aneddoto della Testarossa nera, che Enzo Ferrari concesse di realizzare su misura per il campione argentino, dopo la celebre richiesta del procuratore Guillermo Coppola: “Diego la vuole nera”. Un dettaglio che oggi torna alla memoria, mentre un altro campione, con lo stesso rosso Ferrari cucito addosso, ha scelto di celebrare il Pibe con un omaggio che unisce sport, gastronomia, cultura e memoria collettiva.