mutuo rifiuto © N. c.
Quando si decide di acquistare una casa, uno dei passaggi più delicati e carichi di aspettative è la richiesta di un mutuo. Dopo aver individuato l'immobile giusto e magari sottoscritto un preliminare, si ripongono molte speranze nella banca e nella sua approvazione. Tuttavia, non sempre le cose vanno come previsto, e può accadere che l’istituto di credito respinga la domanda di finanziamento. Un rifiuto può sembrare un ostacolo insormontabile, ma è importante sapere che non si tratta di una situazione irreversibile. Anzi, in molti casi è possibile intervenire con intelligenza, comprendere le motivazioni della banca e riformulare la propria strategia.
Il primo passo da compiere è quello di mantenere la calma e cercare di capire le ragioni del diniego. Spesso le motivazioni sono legate al profilo economico del richiedente. Le banche valutano con attenzione la stabilità del reddito, il tipo di contratto di lavoro, la presenza di altri finanziamenti in corso e l’affidabilità creditizia. Se, ad esempio, il rapporto tra la rata mensile e il reddito disponibile è troppo elevato, l’istituto può giudicare il richiedente non in grado di sostenere il debito. Anche precedenti problemi con il credito, come ritardi nei pagamenti o segnalazioni negative nei sistemi di informazione creditizia, possono incidere negativamente.
Un altro fattore che può condurre al rifiuto è rappresentato dalle caratteristiche dell’immobile che si intende acquistare. La banca richiede sempre una perizia tecnica e, se il valore stimato risulta inferiore al prezzo di acquisto, oppure emergono problemi urbanistici o ipotecari, il finanziamento può essere bloccato. In certi casi, poi, immobili donati o con provenienze complesse richiedono garanzie aggiuntive che scoraggiano la concessione del mutuo.
Cosa fare se si riceve un rifiuto dopo la richiesta di mutuo
Una volta ricevuto il rifiuto, è fondamentale richiedere alla banca una comunicazione scritta che ne espliciti le motivazioni. Questa richiesta è un diritto del cliente e consente di avere un quadro chiaro della situazione. Inoltre, sapere se la pratica è stata effettivamente respinta o se si è trattato di una rinuncia da parte del cliente stesso fa la differenza anche dal punto di vista della propria posizione nei sistemi informativi creditizi. Una domanda di mutuo rifiutata, infatti, viene segnalata e può rendere più complicate le successive richieste nell’arco di 90 giorni. Ecco perché, in alcuni casi, è utile concordare con la banca una “liberatoria” che certifichi la chiusura della pratica per volontà del cliente, evitando effetti negativi a livello di reputazione creditizia.

Durante il periodo successivo al rifiuto, può essere utile riflettere sulle possibili strategie da adottare. Una delle più efficaci è lavorare sul proprio profilo finanziario, riducendo i debiti esistenti, migliorando la stabilità del reddito o, se possibile, inserendo un coobbligato o un garante con un buon reddito. Questo permette di aumentare la solidità complessiva della richiesta. Anche rivedere l’importo richiesto, magari riducendo leggermente il capitale o allungando la durata del piano di ammortamento, può migliorare la valutazione da parte della banca.
Nel frattempo, è utile prendersi il tempo necessario – almeno tre mesi – prima di presentare una nuova richiesta presso un altro istituto. Questo consente di evitare che la precedente segnalazione influenzi negativamente la nuova domanda. Quando si è pronti per riprovarci, è consigliabile rivolgersi a un consulente del credito o a un mediatore specializzato, che può guidare nella scelta della banca più adatta al proprio profilo e suggerire le modalità migliori per presentare la documentazione in modo convincente.
Infine, in presenza di comportamenti poco trasparenti da parte della banca, il cliente ha anche la possibilità di rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, un organismo imparziale che valuta i reclami e può intervenire in caso di irregolarità.
In conclusione, un mutuo rifiutato non è una porta chiusa per sempre. Con consapevolezza, preparazione e un approccio razionale, è possibile trasformare una delusione iniziale in un’opportunità per rafforzare la propria posizione e ottenere il finanziamento necessario per realizzare il proprio progetto di vita. L’importante è non farsi scoraggiare e agire con metodo.


