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Il Pd di fronte al suo futuro. Documento dei circoli di Firenze della Federazione comunale Pd

Il Pd fiorentino parla di inizio non incoraggiante per il percorso congressuale. E chiede occasioni di confronto vero ed aperto

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Partito Democratico Partito Democratico © Pd
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Per chi segue con passione la politica il seguente documento del Pd fiorentino è tutto da leggere: Le elezioni politiche dello scorso settembre hanno consegnato il governo del Paese ad una coalizione che si è immediatamente presentata agli italiani per quella che è: un’alleanza spiccatamente di destra, che si caratterizza per politiche che accentuano diseguaglianze già profonde, che penalizzano i ceti più deboli e favoriscono nuovamente gli evasori fiscali, che rinnovano le feroci pratiche di respingimento dei migranti già sperimentate durante il governo giallo verde, introducendo, fra l’altro in modo maldestro, elementi di conflitto con quegli stessi partners europei con i quali sarebbe invece opportuno perseguire un sistema condiviso e solidale di accoglienza.

In questo contesto, non vi è dubbio che le opposizioni di centro sinistra si mostrino quasi sempre divise e spesso in forte contrasto fra loro, soprattutto per iniziativa di Azione e Italia Viva da un lato e del Movimento Cinque Stelle dall’altro, forze politiche che sembrano più attente alla polemica in funzione anti PD che a costruire una vera alternativa di governo alla destra. 

Dal canto suo, il Partito Democratico esce sconfitto dalla prova elettorale, ma soprattutto sembra aver perso la capacità di guidare ed aggregare il campo progressista, di avanzare proposte forti, radicali, credibili, capaci di diventare terreno di confronto e di ricerca di sintesi con le altre forze di opposizione. Prevalgono i veti incrociati, una sorta di reciproca “conventio ad excludendum” fra Azione/Italia Viva e Movimento Cinque Stelle, la ricerca di un consenso magari a danno del potenziale alleato, la polemica sterile e “di bandiera”, fino a vere e proprie campagne di “scouting” dirette ad indebolire altre forze di opposizione. 

Un quadro sconfortante. Sconfortante per il Paese, per la tenuta del nostro sistema democratico, per la possibile e progressiva irrilevanza cui il centro sinistra rischia di essere condannato, se non sarà capace di ritrovare il filo del dialogo, del confronto, della proposta.

Un quadro sconfortante anche per il Partito Democratico, partito nel quale militiamo, partito per il quale ci siamo fortemente spesi anche nel corso dell’ultima campagna elettorale, contribuendo ad un risultato che, almeno nel nostro territorio, registra un consenso ancora importante, pur con difficoltà e criticità che non nascondiamo.

Per questi motivi – e molti altri che non stiamo a ricordare – riteniamo che la celebrazione del Congresso Costituente del nuovo Partito Democratico sia una scelta opportuna e condivisibile, ma di Congresso Costituente, appunto, si deve trattare! Un Congresso che introduca forti elementi di discontinuità rispetto al passato, a partire da un rinnovamento profondo di classe dirigente, da un cambiamento radicale di selezione della stessa, da un più deciso coinvolgimento dei territori, dal definitivo superamento di una pratica correntizia aberrante che ha finito per condizionare e limitare oltre misura la capacità di proposta ed iniziativa politica dei Democratici.

I primi atti del percorso congressuale non sono incoraggianti: autocandidature alla Segreteria avanzate senza un dibattito sulle idee, qualcuna all’indomani del voto, riproposizioni di divisioni interne legate più ai destini personali di qualche leader che al dibattito politico, fino alla formazione di un “Comitato Costituente” che lascia poco spazio ai territori o agli stessi Circoli e sembra essere ispirato più al bilanciamento di gruppi e sotto gruppi  piuttosto che al libero confronto fra militanti, associazioni, movimenti, donne ed uomini che abbiano a cuore il futuro di questo nostro partito e, più in generale, del centro sinistra nel nostro Paese.

Da parte nostra, come Segretari Circoli PD e Federazione PD Firenze, daremo – come sempre – il nostro contributo, lo faremo creando occasioni di confronto vero e aperto sui temi che stanno a cuore al Paese e che riteniamo saranno il filo conduttore del dibattito congressuale: ambiente, lavoro, salute, innovazione, diritti, parità di genere, superamento delle diseguaglianze. Fin da ora, chiediamo al PD nazionale che le proposte che emergeranno dagli incontri sui territori siano obbligatoriamente discusse nell’ambìto del Comitato Costituente per la elaborazione della nuova Carta dei Valori, che – confidiamo – dovrà essere recepita anche dalle piattaforme programmatiche dei candidati alla Segreteria.

Daremo il nostro contributo, quindi, ma lo faremo anche a modo nostro, autoconvocandoci fin da ora in seduta permanente, vigilando sull’andamento del percorso congressuale soprattutto riguardo alla capacità del Partito Democratico di dare voce a tutti coloro che vorranno partecipare ed alla reale volontà di imprimere una forte spinta all’innovazione ed al cambiamento radicale di iniziativa politica e classe dirigente.

“Un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia”, cantava Francesco De Gregori. Ecco, al nuovo PD occorrono coraggio, altruismo, fantasia, se non vuole essere – almeno per i prossimi anni – condannato a vivacchiare, magari limitandosi a svolgere il ruolo di arbitro di controversie interne al centro sinistra, per lo più lontane ed incomprensibili agli occhi degli italiani.

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Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    personaggi faziosi e arrivisti, politicamente incapaci, bugiardi, servi del potere, abusivi. pure adesso accusano il popolo italiano per come ha votato. SE il popolo non li ha rivotati ci sarà un perché. Parlano di democrazia ma non accettano il risultato popolare. Quale democrazia vogliono, quella del politicamente corretto? Oppure quella del buonismo falso delle ONG? In 70 anni hanno distrutto una nazione e un popolo.; i nostri giovani devono espatriare per avere un futuro. La loro politica è stata un fallimento completo specialmente dl 92 in poi. Un esame di coscienza andrebbe fatto

    rispondi a Mugelli Giampiero
    mar 29 novembre 2022 03:11