Maurizio Gori © MG
Alla vigilia delle elezioni regionali toscane, il rappresentante territoriale del Mugello per il Movimento 5 Stelle, Maurizio Gori, interviene con toni critici sull’accordo siglato tra il M5S e il Partito Democratico a sostegno del presidente uscente Eugenio Giani. In un’intervista rilasciata a OKMugello, Gori parla senza filtri di un’intesa “nata all’ultimo momento” e “calata dall’alto”, che rischia – a suo dire – di compromettere la credibilità e l’identità originaria del Movimento. L’esponente mugellano, escluso dalle liste, denuncia inoltre irregolarità interne, scelte politiche discutibili e l’emarginazione dei gruppi territoriali, chiedendo un ritorno alle radici e alla partecipazione dal basso. A seguire le domande poste:
Accordo M5S con il PD di Giani per le Regionali, cosa ne pensi?
Penso che per quanto riguarda le elezioni politiche del 2027 l’accordo con il PD sia una strada obbligata per unire tutte le forze di sinistra al fine di contrastare questo esecutivo, invece per le elezioni a livello Regionale questo accordo è stato fatto in modo affrettato e all’ultimo momento. Visto che la stragrande maggioranza degli attivisti dei gruppi territoriali era fortemente contraria, questo accordo doveva essere più graduale, partire da più lontano oppure iniziare a essere costruito dopo le elezioni regionali visto che in Toscana non c’era il pericolo del voto utile contro la Destra. Questa strategia doveva, a mio avviso, dar modo agli attivisti di metabolizzare l’idea visto che fino alle amministrative di un anno fa in molti territori della regione i nostri punti programmatici erano e sono tutt’ora osteggiati da quei sindaci ex Renziani del PD. E’ pur vero che questa linea è stata votata dalla maggioranza degli iscritti, ma molti di loro non sono a conoscenza delle dinamiche territoriali e hanno votato soltanto per un voto utile contro la destra. E’ stato scelto di creare un campo largo, da tutti noi auspicato ed appoggiato, ma realizzato nei tempi e nei modi sbagliati, legando elezioni locali a strategie nazionali che ahimè penso finiranno per affossarlo.
Come si concilia l’opposizione svolta in Consiglio regionale fino al giorno prima, con l’accordo sottoscritto?
E’ questo a parer mio è il vero problema., il presidente Giani ha sottoscritto un accordo su 23 nostri punti programmatici per lui tutt’altro che vincolanti. La sua politica nella scorsa consiliatura è andata sul versante opposto a partire dall’ aeroporto, dalla multiutility e tanti altri temi che sono già in fase di arrivo e non credo in una sua retromarcia, vista la larga maggioranza che avrà in consiglio regionale. Prevedo grandi attriti vista la larga coalizione, dove il movimento 5 stelle sarà senz’altro minoritario.
Visto i vari malumori nati da questo accordo può essere che il M5S abbia perso la sua originalità?
Più che originalità il movimento 5 stelle ha perso la sua identità originaria e non saranno i 23 punti già in parte disattesi dallo stesso Giani a restituirgliela. L’elettorato del movimento è molto esigente e questo ribaltone dopo anni di dure lotte non riuscirà a metabolizzarlo, del resto anche in Piemonte il campo largo non è stato portato avanti e la situazione non era certamente più complessa che in Toscana. Devo riconoscere invece che con esponenti del PD locale abbiamo riscontrato una forte sinergia e comunione di intenti specialmente a Vicchio e Figline Valdarno. Ecco perchè a fronte di questa positiva esperienza bisognava che i tempi maturassero anche a livello Regionale.
La tua NON candidatura da dove nasce?
La mia non candidatura è stata una scelta fatta dall’alto forse perché sono un personaggio scomodo per le battaglie fatte nel Mugello come quella contro le pale eoliche che deturperanno in modo irreversibile il nostro Appennino sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale. Nella compilazione delle liste sono state evidenziate scorrettezze, mancato rispetto delle regole statutarie, false dichiarazioni, isolamento di persone scomode, esattamente come avviene in qualsiasi altro partito con le stesse dinamiche da noi sempre combattute e denunciate.
Cosa ti aspetti da queste elezioni.
Dopo queste elezioni spero che si apra una discussione interna sulla pessima gestione delle problematiche regionali, del ripristino del ruolo fondamentale dei gruppi territoriali fortemente voluti da Conte, ma che di fatto sono stati relegati in ultima fila rispetto ai coordinatori provinciali ed ai semplici iscritti che purtroppo rimangono entità a noi sconosciuta, vista la loro assenza a qualsiasi iniziativa, insomma spero che il movimento riprenda la sua vera strada e identità anche attraverso nuovi vertici locali.



rio Caiani
caro Maurizio,le tue dichiarazioni accuse e congetture non corrispondono ai fatti. Sono stato come te partecipe di tutto il processo che ha portato alla decisione di fare alleanza col PD., L'ACCORDO NON E' STATO FATTO IN MODO AFFRETTATO. Conte e la Schlein da alcuni mesi hanno deciso di avviare in tutte le Regioni al voto una alleanza sui programmi per verificare se questa collaborazione può funzionare nel 2027. Da aprile si sono svolti numerosi incontri a tutti i livelli: riunioni deiGT, assemblee provinciali, riunioni regionali, che sono tornati utili ad alimentare il dibattito interno e il confronto politico anche con Furfaro, Fossi del PD. Questo ampio processo partecipativo non ha generato, una soluzione condivisa. Il 6 Agosto il VOTO che a maggioranza ha dato il via ai 21 punti del programma e dell'accordo, Sull'identita',le candidature i GTnon ho spazio per parlarne
Valerio
Ciao anche io ho seguito la cosa e come attivista iscritto al movimento ho partecipato a varie riunioni. La critica è al modo di decidere chi e dove candidare le persone che si sono proposte, nomine calate dall’alto fregandosene dello statuto. La critica è anche ai 23 punti ( e non 21 come dici te, cerca di essere più preciso ) che sono stati accettati senza batter ciglio e che ancor prima delle elezioni sono stati, almeno alcuni, già smentiti dal PD facendo esattamente campagna elettorale al contrario di quanto concordato nei 23 punti famosi. Aggiungo che la politica si basa sulla mediazione e che capisco la necessità del M5S di allearsi con il PD toscano per ottenere in altre regioni certe posizioni, allora però lo dici e non te ne freghi dello statuto. Avrei accettato e capito. Così invece giani MAI