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La morte di Giuliano Vangi: un grande scultore mugellano. Il cordoglio del Sindaco Mongatti

Le sue opere, caratterizzate da un realismo drammatico e iconico, sono presenti in tutto il mondo

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Giuliano Vangi Giuliano Vangi © NN
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Giuliano Vangi, scultore di fama internazionale, è morto all'età di 82 anni. Nato a Barberino del Mugello, Vangi si era trasferito a Pesaro 50 anni fa, città che amava e che lo amava. Le sue opere, caratterizzate da un realismo drammatico e iconico, sono presenti in tutto il mondo. A Pesaro, in particolare, si possono ammirare diverse sue opere monumentali, tra cui la statua "I gabbiani" in piazzale Matteotti e la fontana nei giardini di Piazza Amiani a Fano. Vangi era un artista profondamente legato al territorio marchigiano, tanto da aver auspicato la creazione di un museo dedicato alle sue opere in città. Un progetto che, purtroppo, non è riuscito a vedere realizzato.

La sua scomparsa è stata accolta con grande dolore dalla comunità pesarese. Il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco Daniele Vimini lo hanno ricordato come "uno dei più grandi scultori del mondo" e "una figura illuminata".

Vangi lascia un'eredità artistica immensa che continuerà ad arricchire la città di Pesaro e ad emozionare gli amanti dell'arte di tutto il mondo.

La comunità di Barberino, suo paese natale, si stringe al cordoglio della famiglia per la scomparsa del Maestro Giuliano Vangi, noto artista di fama mondiale e nostro concittadino, al quale il Comune di Barberino ha conferito nel 2007 la "Barba D'Oro", come massima onorificenza. 

"Con la scomparsa del Maestro ci lascia uno dei più conosciuti e apprezzati artisti del nostro secolo - commenta il Sindaco di Barberino Giampiero Mongatti - un uomo che ha dato tanto all'arte e che negli anni è riuscito a mantenere un forte legame con Barberino, suo paese natale. Lo salutiamo oggi con grande orgoglio, riconoscenti per quello che ha dato e rappresentato per noi tutti. Lo ringraziamo per la sua profonda umanità, semplicità ed empatia, con la speranza che quello che ci ha trasmesso sia preso ad esempio dalle nuove generazioni che hanno la fortuna di poter conoscere e toccare da vicino la sua arte grazie alle donazioni di opere che il Maestro ha fatto negli anni al nostro Comune. Una figura dunque, conclude Mongatti, che continuerà a vivere nella nostra memoria collettiva e di cui continueremo a portare testimonianza con grande onore".  

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