La zona artigianale di Vicchio © GM
Fratelli d’Italia Mugello interviene sul finanziamento di 150.000 euro stanziato dalla Regione Toscana per la progettazione di nuove arginature e il miglioramento di quelle esistenti lungo i torrenti Pallico e Muccione e nella zona artigianale di Vicchio.
“Parliamoci chiaro – dichiarano i rappresentanti di FdI Mugello – quell’area non sarebbe mai dovuta diventare una zona produttiva. Si è costruito in un’area a rischio esondazione, ignorando le mappe di pericolosità e le allerte idrogeologiche che da anni indicano chiaramente i pericoli. Oggi, dopo l’alluvione del 15 marzo che ha sommerso strade, capannoni e macchinari, non solo a Vicchio ma anche a Borgo S. Lorenzo e S. Piero a Sieve, ci troviamo a dover spendere altri soldi pubblici per progettare opere che tentano di rimediare agli errori del passato.”
Secondo FdI, il problema è di natura politica e amministrativa: “Per decenni le amministrazioni di sinistra hanno autorizzato insediamenti in aree ad alto rischio, senza preoccuparsi delle conseguenze. Ora il conto lo pagano i cittadini, due volte: prima subendo i danni, poi finanziando le opere di messa in sicurezza.”
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Il partito sottolinea che il finanziamento regionale al Comune di Vicchio riguarda solo la fase di progettazione e che per i lavori veri e propri serviranno cifre molto più alte: “È l’ennesima toppa messa su una ferita che poteva essere evitata. La verità è che finché non si cambia approccio e si smette di costruire dove non si deve, queste emergenze continueranno a ripetersi.”
Fratelli d’Italia Mugello chiede un cambio di passo: “Serve una pianificazione urbanistica che metta al centro la sicurezza e la prevenzione. Basta espansioni a tutti i costi. Il territorio va rispettato e gestito con responsabilità. Non vogliamo più vedere i nostri soldi usati per rimediare a errori evitabili. A Vicchio, come in tutta la Toscana, bisogna dire basta a questo modo di amministrare.”


