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Festa a Marcoiano. Celebrazione e ricordi all'oratorio di Santa Maria

Alla concelebrazione hanno partecipato don Francesco Stortini Vicario Parrocchiale di Barberino di Mugello e Romano Biancalani...

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Un momento della cerimonia Un momento della cerimonia © N. c.
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Popolo in festa nella frazione scarperiese di Marcoiano nel pomeriggio di domenica 09 giugno all’Oratorio di Santa Maria delle Grazie a Ponte all’Olmo, dove è stato accolto con grande affetto e calore da numerosi fedeli Mons.Giancarlo Corti Delegato Generale dell’Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Firenze e originario del Mugello, ovvero del paese di Galliano.

L’antico Oratorio è stato riaperto al culto lo scorso anno dal Cardinale Ernest Simoni, con una solenne Santa Messa alla quale partecipò un grande concorso di popolo e le autorità locali, dopo l’attento restauro della struttura e dell’antico dipinto, “La Madonna delle Grazie”, con l’aiuto e per volere del “Circolo Popolare di Marcoiano”.

Alla concelebrazione hanno partecipato don Francesco Stortini Vicario Parrocchiale di Barberino di Mugello e Romano Biancalani, diacono presso la Pieve di Santa Maria a Fagna cresciuto ai piedi della Santissima Madonna custodita nell’Oratorio e che per lunghi anni è stato al fianco di Don Costante Bianchi, storico sacerdote di Scarperia che fu anche parroco della Chiesa di Santa Maria a Marcoiano dal 1958 al 1986, il cui ricordo è ben impresso nei cuori di tanti mugellani.

Il Diacono Romano commosso ha rammentato un episodio accaduto nel 1945 durante le atroci sofferenze della Seconda Guerra Mondiale, in una giornata di primavera mentre le campagne attorno nel Mugello venivano pesantemente bombardate. Romano rimase miracolosamente vivo mentre si trovava a giocare con degli amici nei pressi della Chiesa vicino a fiume Tavaiano. Nella strada transitava con il “barroccio” Marcello Antonio Lascialfari (nonno di Vieri segretario del Cardinale Simoni), il quale con il carro trainato dall’asino stava rientrando al “Mulino Vecchio” di Remoli non lontano da Galliano.

Marcello come ricordava Biancalani iniziò a gridare ai bambini di andare a ripararsi, di andare a mettersi al sicuro perché già si sentiva il “sibilo”, il rumore delle bombe che stavano cadendo. Gli ordigni, caddero copiosi, i bambini con il giovane mugnaio Marcello riuscirono a salvarsi, le bombe danneggiarono la secolare pianta di Olmo da cui aveva preso nome quel luogo, che si trovava davanti all’oratorio, successivamente tagliata, rimase in piedi non riportando danni la Chiesetta a cui i fedeli nei secoli sono stati sempre fortemente legati. Al termine della Santa Messa Mons.

Corti ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che si sono adoperati al restauro dell’Oratorio e che si prendono cura nell’oggi dell’antico luogo di preghiera ed ha consegnato al Presidente del Circolo Popoloare di Marcoiano Pietro Marchi per tutta la comunità di Marcoiano, una foto a ricordo della riapertura dell’Oratorio.

L’immagine dono del Cardinale Ernest Simoni, che fu allora scattata dal gallianese Silvestro Forasassi, riportante la firma del Porporato con la seguente dedica: “A ricordo della Santa Messa a piedi della Santissima Madonna all’Oratorio di Santa Maria a Ponte all’Olmo, possa il Suo Unigenito Figlio Nostro Signore Gesù Cristo benedire tutti e rimeritare le opere ed il bene profuso verso il prossimo con le più elette grazie e benedizioni”.

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