Un momento della manifestazione © Donne in Nero Mugello
Il 28 settembre in Piazza Clasio a Scarperia e San Piero si è svolto un flash mob organizzato dal gruppo Donne in Nero Mugello, movimento pacifista che ha radici nella prima Intifada e che si è diffuso in numerosi Paesi. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di persone tra donne vestite di nero, famiglie, uomini e operatori dei musei di Sant’Agata, ha inteso esprimere solidarietà al popolo palestinese e richiamare l’attenzione sull’attuale crisi in Medio Oriente.
Durante l’evento è intervenuto il sindaco Federico Ignesti, mentre la testimonianza più significativa è stata quella di Tasahil Habed, giovane palestinese giunto in Italia grazie a un corridoio umanitario gestito dal Progetto Accoglienza di Borgo San Lorenzo. Nel suo intervento, tradotto da Hayat Elouai, mediatrice culturale del progetto SAI, Habed ha raccontato con dignità il dolore della diaspora e la preoccupazione per la popolazione di Gaza, esprimendo gratitudine per l’accoglienza ricevuta.
Le Donne in Nero Mugello hanno ribadito alcune richieste centrali: cessate il fuoco immediato, garanzia di corridoi umanitari sicuri, restituzione degli ostaggi israeliani e dei palestinesi detenuti senza processo, stop al commercio di armi e ricorso a strumenti politici e giuridici internazionali per fermare la colonizzazione e garantire al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione.
L’appello lanciato denuncia l’inerzia delle istituzioni e invita i cittadini a un impegno attivo, anche attraverso il sostegno alla Global Sumud Flotilla, missione pacifica destinata a portare aiuti umanitari a Gaza. Nel comunicato, le Donne in Nero hanno inoltre espresso gratitudine a giornalisti, operatori sanitari, lavoratori portuali e funzionari che, con il loro impegno, testimoniano valori di verità, giustizia e dignità umana.


