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Don Poggiali ci scrive dalla Costa d'Avorio... la situazione migliora...

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Don Poggiali ci scrive dalla Costa d'Avorio... la situazione migliora... Don Poggiali ci scrive dalla Costa d'Avorio... la situazione migliora... © n.c.
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Dal nostro collaboratore e giornalista Aldo Giovannini riceviamo questa corrispondenza con Don Poggiali. Originata da una serie di suoi articoli su OK!Mugello:

Caro Aldo,

vorrei ringraziarti per quanto stai facendo per la mia missione. Sai i tempi che stiamo vivendo in questo che era uno dei più bei Paesi dell'Africa, sono tempi duri e terribili segnati dalla guerra civile, meglio, da una guerra etnica...Grazie a Dio (ma anche alla comunità internazionale, specie alla Francia e all'Europa) le cose si stanno mettendo sulla buona strada.

 

Anche se la pace ancora non è arrivata con i due piedi... però, sta facendo capolino... La scuola ha riaperto quasi dappertutto, i suoi battenti, dopo tre mesi; il
carburante sta arrivando; le banche sono aperte e restituite ai legittimi
padroni ed abbiamo ritrovato i piccoli risparmi che permettono alla vita di
continuare.

Noi che avevamo quasi 3500 rifugiati nei locali della nostra
chiesa, sono ridotti a  338. Dopo tanti giorni, si soffre ancora per la
loro presenza che impedisce molto le nostre attività. Sono della zona di Yopougon, il comune più popoloso della grande Abidjan; dove ci sono i "passionali del vecchio presidente" assieme con i mercenari della Liberia.

Stanno combattendo come disperati. E' l'ultimo bastione. Pare che ieri sia caduto ed i combattimenti ora sono a Dabou sulla strada verso la Liberia. I mercenari liberiani  scappano per entrare in Liberia... Ieri  la croce rossa ha raccolto oltre 60 cadaveri... La gente che riesce a scappare è terrorizzata; molti hanno avuto la loro
abitazione distrutta.

Passeranno anche questi momenti e speriamo che  la Costa d'Avorio si rimetta in piedi. La via della democrazia è dura e cosparsa di sangue; ma il bene ha una marcia di più che il male e... vincerà la corsa! A Bonoua siamo stati salvati dalla saggezza del nostro re (un bravissimo cristiano!) e dai suoi notabili, che hanno deciso di consegnare le armi che la moglie del vecchio presidente aveva dato ai "miliziani di Bonoua" (lei, è aburé l'etnia dominante di questa regione:certi giornali la chiamano la Messalina della laguna ebrié...)

E poi hanno deciso di non opporre resistenza. Così Bonoua e tutta la zona fino al Ghana, è  diventata una zona di pace, dove tantissima gente che ha lasciato la capitale Abidjan (si parla di 3 milioni di persone) hanno trovato rifugio.
Anche  i magazzini (dove erano restate solo delle bottiglie di vino e qualche
pezzo di sapone) ora stanno riempiendosi di merce; anche se i prezzi sono
molto lievitati...

L'Europa, specie la Francia, sono molto disposte ad aiutare la Costa d'Avorio a mettersi in piedi. Anche l'atteggiamento della gente verso i bianchi sta cambiando un poco. La propaganda del vecchio regime, che seminava un odio unico contro i bianchi in generale e contro in francesi in modo particolare, e ci faceva paura andare, anche a noi missionari, in zone dove non eravamo conosciuti. Ora ci mettono... il tappeto rosso!

Sta arrivando pian piano, la stagione delle grandi piogge. Sarà dura per chi
ha la casa distrutta; come è stata dura per noi italiani dopo il 25 Aprile 1945. Noi abbiamo avuto il  Piano Marshall, che ha aiutato l'Italia a decollare; speriamo che la Costa d'Avorio abbia la solidarietà di altri Paesi...

Ciao carissimo Aldo,  salutami quanto conosco dell'indimenticabile Borgo!

Don Pasquale Poggiali

Foto 1 (in alto): Una simpatica immagine di don Pasquale Poggiali alle prese con una Iguana.

 

Foto 2 (qui sopra): Padre e figli su una moto verso la Missione don Orione di Bonoua; sulla targa della motocicletta si legge in francese: “ niente si può contro la volontà di Dio”.
(Foto Francesco Noferini – Borgo San Lorenzo)

 

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