Fai attenzione: a breve diventerà a pagamento - www.okmugello.it © N. c.
Lo Spid è diventato, piano piano, un amico per ciascuno di noi. Ogni pratica, ogni documento che può essere scaricato online, lo si fa attraverso l’identità digitale.
Ma dal prossimo 9 ottobre, purtroppo, alcuni cittadini si troveranno davanti ad una sorpresa poco gradita, ad un pagamento che essi stessi non si aspettavano. Di cosa si tratta? Cerchiamo di capire insieme.
Un qualcosa che non piacerà di certo ma, qualora lo Spid serva, bisognerà adattarsi.
Spid: una brutta notizia
Avresti mai pensato che lo Spid, specie se ce l’hai da più di qualche anno, potesse arrivare a diventare a pagamento? Ebbene sì, questo è quello che a breve succederà se hai un account e un’identità digitale Spid con alcuni provider. Questo è l’accordo che è stato stabilito fra questi ultimi e il Governo.
La data fatidica sarà quella del 9 ottobre. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa succederà. All’inizio, lo Spid venne introdotto come un sistema gratuito ed accessibile un po' a tutti, però, già dal mese di luglio scorso qualcuno dei provider ha iniziato, al momento del rinnovo da parte del cittadino a scadenza del suo Spid, con il pagamento della quota annuale.
A partire dal 9 ottobre, i principali provider come Aruba e Infocert avranno una tariffa fissa annuale al rinnovo automatico della scadenza del proprio Spid. Nello specifico, Aruba da maggio 2025 ha fatto scattare un meccanismo in base al quale farà pagare lo SPID 4,90€ annui dal secondo anno di attivazione. Mentre Infocert ha deciso di seguire l’esempio di Aruba facendo pagare il servizio ai suoi utenti 5,98€ all’anno a partire dallo scorso 28 luglio.
Arriva il pagamento annuo
A questi si è aggiunto anche Register.it, che per il rinnovo dello SPID ha introdotto un canone annuale di circa 11 euro. Si tratta di nuovi accordi fra i provider e il Governo: finora c’era un finanziamento pubblico che aveva permesso ai cittadini la gratuità dello Spid stesso, anche per agevolare tutti i cittadini ad aprire e ad avere una propria identità digitale.

In assenza di una nuova intesa o di un rifinanziamento statale, diversi gestori stanno valutando la possibilità di seguire l’esempio di Aruba, InfoCert e Register.it. Oggi, con Spid, si entra in diversi portali: dall’Agenzia delle Entrate, ai Comuni, alle Regioni. Con l’attuazione del pagamento saranno in molti che decideranno di disattivarlo a funzione della Carta d’Identità elettronica.
E tu cosa hai intenzione di fare con il tuo Spid? Lo rinnoverai pagando il canone annuale, o passerai ad altri servizi?


